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Ballerini in pensione a 42 anni, la legge al rush finale

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Era fissata una volta a 45 anni, vista la breve vita lavorativa dei tersicorei che necessitano di una forma fisica perfetta. La legge Dini l'aveva poi fissata a 52. Poi qualche politico «lungimirante» aveva pensato di protrarla addirittura a 65 anni suscitando proteste miste a risate. Ora una nuova proposta di legge la propone addirittura a 42 in ossequio, si dice, ad inesistenti normative europee univoche, riducendo la carriera a non più di vent'anni con la difficoltà di contributi adeguati per una pensione decorosa. Ma la cosa più ridicola è la notizia di fine anno che destinerebbe l'aumento del 5% sulle sigarette alla pensione dei ballerini. C'è da osservare innanzitutto che ci sono in Italia circa 14 milioni di fumatori (il 26% della popolazione) e, qualora entrasse in vigore la legge del nuovo pensionamento, la cifra sarebbe certo sproporzionata rispetto alle reali necessità. Una sperequazione che è stata già colta in commissione bilancio e su cui sono stati chiesti chiarimenti al ministero competente. La preoccupazione dei tersicorei è che vi siano manovre per chiudere i residui corpi di ballo degli Enti lirici, che da tempo sopravvivono faticosamente alla crisi. Già i corpi di ballo di Bologna, Genova, Venezia, Torino, Catania e Trieste sono stati immolati a false ragioni di ordine economico. Potrebbe prima o poi toccare anche alla Scala, all'Opera di Roma, al Maggio fiorentino, al San Carlo di Napoli e l'Arena di Verona. Eppure i corpi di ballo, fucine di grande cultura se usati da direzioni artistiche adeguate, costano poco, molto meno della lirica. L'investimento per la danza negli Enti lirici è infatti circa solo 1/8 di quello della lirica. L'andazzo sarebbe di sostituire le produzioni interne con l'ospitalità di compagnie dell'Est europeo, che costano poco e impinguano le casse di qualche impresario privato. Ma il FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) elargito dal Ministero per i Beni culturali, dovrebbe servire a promuovere soprattutto il prodotto italiano magari e contenenendo l'invasione straniera. Lamentano i danzatori del Coordinamento nazionale Corpi di ballo Enti lirici: «La riforma del TFR. L'età pensionabile ideale sarebbe intorno ai 47-48 anni, magari con la possibilità di un bonus di un paio di anni che incentivi a tenersi in forma».

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