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Un braccio di ferro durato 6 mesi

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Nel capitale sono già presenti Giuseppe Statuto, Stefano Ricucci e Danilo Coppola. 15 GENNAIO 2005: Fazio ribadisce la difesa dell'italianità nel controllo delle banche. 18 MARZO: Il Bbva annuncia un'ops da circa 6,5 miliardi sul 100% di via Veneto. 8 APRILE: Il cda della Bnl si esprime, all'unanimità, a favore dell'offerta del Bbva. 13 MAGGIO: Bankitalia dà il via libera all'offerta spagnola. 16 MAGGIO: Dopo varie indiscrezioni entra in scena Unipol, che ha chiesto alla Banca d'Italia di superare il 5% in Bnl e salire fino a poco meno del 10%. 15 LUGLIO: la Banca d'Italia autorizza Bbva a salire al 30% e Unipol al 15%, Bbva minaccia il ricorso a vie legali se Unipol non lancerà una contro-opa. 18 LUGLIO: Un comunicato Unipol annuncia Opa obbligatoria a 2,7 euro. 22 LUGLIO: Il Bbva rinuncia all'ops. Aderirà all'opa Unipol realizzando una plusvalenza da 520 milioni di euro. 16 AGOSTO: Unipol presenta alla Consob il prospetto dell'opa. 15 DICEMBRE: Consorte viene iscritto nel registro degli indagati a Roma nell'ambito dell'inchiesta aperta dai pm sulla scalata della compagnia sulla banca romana. 27 DICEMBRE: Consorte viene interrogato dai magistrati milanese nell'ambito dell'inchiesta sulla scalata ad Antonveneta 9 GENNAIO 2006: Stefanini e Vanes Galanti nominati rispettivamente presidente e vice presidente di Unipol. 10 GENNAIO: Bankitalia boccia l'opa Unipol.

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