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Conti dei politici all'estero nel mirino dei magistrati

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Da qualche giorno la Guardia di Finanza sta dando la caccia a conti correnti che potrebbero essere riconducibili a politici o a eventuali loro prestanome. Caccia che si allargherebbe anche ad altri "paradisi" come Singapore e Montecarlo. Le verifiche delle Fiamme Gialle, ancora nella fase iniziale, sono partite - a quanto si è appreso - dopo gli interrogatori (secretati) dei pm di Milano a Gianpiero Fiorani, l'ex ad di Popolare Italiana, e poi a Gianfranco Boni, l'ex direttore finanziario dell'istituto di credito, arrestati lo scorso 13 dicembre insieme al commercialista Silvano Spinelli (ai domiciliari) e a Fabio Massimo Conti, uno dei gestori del fondo Victoria&Eagle. E da quel che si è saputo il lavoro della Guardia di Finanza riguarda conti correnti esteri in qualche modo legati ad alcuni politici: alcuni nomi sono già emersi nelle carte dell'inchiesta ma vi sarebbero anche anche delle "new entry", indicate dallo stesso Fiorani. Secondo fonti investigative, gli inquirenti al momento non avrebbero sequestrato conti ma starebbero seguendo indizi che porterebbero anche ad esponenti politici di livello anche nazionale.

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