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Cade un'altra testa, Frasca si dimette

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È quanto si apprende da fonti sindacali. Le sue funzioni di responsabile della vigilanza creditizia e finanziaria sono state assegnate «ad interim» a Giovanni Carosio, direttore generale dell'area centrale e mercati. Frasca è a disposizione del Direttorio ed è stato nominato alla presidenza di una commissione di spesa. «Per provvedere alle esigenze urgenti connesse con il coordinamento delle aree, con il funzionamento dei Comitati aziendali e con la firma della corrispondenza - si legge in una comunicazione firmata dal direttore generale di Banca d'Italia, Vincenzo Desario - in data odierna ho disposto in via transitoria, con decorrenza 29 dicembre, che il direttore generale Giovanni Carosio, preposto all'area Banca centrale e mercati, assuma ad interim anche la sovrintendenza dell'area vigilanza creditizia e finanziaria. Il direttore centrale Francesco Maria Frasca è posto a disposizione del direttorio per assolvere i compiti di alta consulenza per le attività istituzionali. A Frasca è altresì attribuito l'incarico ad interim di presiedere la commissione per le spese». A chiedere alla Banca d'Italia di essere sollevato dall'incarico di capo della vigilanza era stato lo stesso Francesco Frasca. Il dirigente, secondo quanto si è appreso, aveva rivolto analogo invito all'ex governatore della Banca centrale, Antonio Fazio, poco dopo il suo coinvolgimento nell'inchiesta sulla scalata ad Antonveneta, ma l'ex governatore aveva deciso di sospenderlo solo limitatamente alle questioni relative alla banca di Padova e a quelle riguardanti la scala alla Bnl. A Roma Frasca è indagato per concorso in abuso d'ufficio nel quadro degli accertamenti su Antonveneta. Nell'ambito della stessa inchiesta è indagato, sempre per abuso d'ufficio, anche l'ex governatore Fazio.

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