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An vuole essere la «locomotiva» della Cdl

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In tutto duemila delegati, ventidue commissioni per altrettante aree tematiche che per tre giorni delineeranno i temi della prossima campagna elettorale di An. Ad illustrare ieri in una conferenza stampa l'iniziativa, Maurizio Gasparri, nominato da Gianfranco Fini responsabile organizzativo della kermesse, insieme ad Andrea Ronchi, portavoce di An, Marco Martinelli, coordinatore del dipartimento organizzazione, Roberto Menia, responsabile del settore propaganda e immagine, Silvano Moffa, responsabile dell'Ufficio per il programma e Donato Lamorte, capo della segreteria politica del partito. «Si tratta della terza conferenza programmatica - precisa Gasparri - dopo quelle del '98 e del 2000, ma rispetto a queste An giunge come forza di governo. Stavolta non c'è nessuna sfida da lanciare. Dopo cinque anni di attività governativa c'è l'esigenza di confrontarsi per impostare la futura politica di An, dimostrando di essere la locomotiva anche del programma della Cdl». Tre i temi da sviluppare: il bilancio dell'attività politica in questi cinque anni di governo, i rischi di una possibile vittoria del centrosinistra nelle prossime elezioni ed infine la rielaborazione dei temi tradizionali della Destra in chiave moderna con particolare attenzione alle problematiche dell'integrazione e della sicurezza. «Rispetto ai nostri avversari - continua Gasparri - che hanno confermato durante le loro recenti conferenza programmatiche un vuoto progettuale, il nostro obiettivo è individuare quattro o cinque temi che saranno spunto per il prossimo programma del centrodestra». Ma è sul programma che i vertici di An sembrano concentrare la loro attenzione, e per renderlo più rispondente alle richieste degli elettori hanno lanciato un sito internet: www.latuaidea.com, attivo già dal 3 gennaio. Una sorta di filo diretto con i cittadini per raccoglierne le proposte da trasferire nel programma. Un problema, quello di aprirsi alle richieste dell'elettorato che sente anche Silvano Moffa. «La conferenza programmatica - spiega - non dovrà essere solo un momento propagandistico ma di riflessione e di coinvolgimento. Già abbiamo dato l'avvio ad una serie di conferenze programmatiche regionali. A febbraio inviteremo anche personalità esterne al mondo della politica per renderle protagoniste delle nostre prossime proposte».

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