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Il presidente: se le accuse riportate sono vere trarremo le nostre conclusioni

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Il cda fissato per il 30 dicembre prossimo potrebbe essere l'occasione per una decisione da parte del manager che ieri è andato in Procura a Milano per rispondere ai giudici nell'ambito dell'inchiesta su Antonveneta. Ieri intanto la Legacoop, il mondo delle cooperative rosse, ha affermato tramite il presidente Giuliano Poletti e il vicepresidente Giorgio Bertinelli che, «qualora venissero accertati comportamenti del tipo di quelli riferiti in questi giorni dai mezzi di informazione», il movimento «non potrebbe fare a meno di considerarli lontani dal comune sentire e dal sistema di valori di riferimento della cooperazione». Compete agli organi della compagnia stessa, e della società che la controlla — spiega Legacoop — «compiere le necessarie valutazioni ed assumere le iniziative che ritengano più idonee a tutelare l'attività, l'immagine e i progetti di sviluppo della compagnia assicurativa». Contemporaneamente all'interrogatorio di Consorte la compagnia bolognese fa sapere intanto di aver deciso di adeguare l'offerta sulla Bnl a quanto stabilito dalla Consob, anche se afferma di non condividere la decisione della Commissione di alzare il prezzo dell'offerta a 2,755 euro dai 2,7 fissati. In sostanza si starebbe preparando ad un ricorso contro la decisione di Lamberto Cardia, nella convinzione di aver dato per tempo informazioni dettagliate sull'accordo con Deutsche Bank. La compagnia assicurativa bolognese ricorda che il contratto di opzione su 65,2 milioni di azioni Bnl era stato stipulato con Deutsche Bank il 18 luglio scorso, e che il 13 agosto era stato esplicitato l'impegno di Deutsche a non conferire quelle azioni all'Opa promossa da Unipol su Bnl, o a qualunque altra offerta che fosse stata promossa entro il trentesimo giorno successivo alla conclusione dell'Opa Unipol. Di tutto questo — sottolinea la nota — Unipol ha dato informazione al pubblico e all'autorità di vigilanza già a luglio, e informazione completa e dettagliata, «come confermato da Consob», è contenuta nel documento di offerta pubblicato il 14 settembre. Eppure, prosegue la società assicurativa, la Consob ha deliberato il 23 dicembre scorso che l'impegno di non adesione all'Opa da parte di Deutsche contenuto nel contratto di opzione «costituisce un patto parasociale rilevante», e da ciò ha fatto discendere la qualifica di Deutsche come soggetto co-obbligato al lancio dell'Opa su Bnl («obbligo peraltro adempiuto, per effetto di apposite previsioni contrattuali, esclusivamente da Unipol Assicurazioni», ha spiegato il gruppo bolognese), e la rilevanza, ai fini della definizione del corrispettivo dell'Opa, di due acquisti di azioni Bnl effettuati sul mercato da Deutsche al prezzo di 2,755 euro per azione: acquisti — insiste Unipol — compiuti nell'ambito della quotidiana operatività e che hanno riguardato 40.000 azioni Bnl per un corrispettivo di 110.200 euro.

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