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BRUXELLES — La Bce continua a lavorare al dossier dei regali natalizi del governatore di Bankitalia, ...

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La prima data utile per una presa di posizione è il 12 gennaio, giorno in cui il Consiglio direttivo dell'istituto centrale tornerà a riunirsi a Francoforte dopo le feste. Nel frattempo è atteso il faccia a faccia tra Fazio e Trichet in cui il banchiere francese chiederà dettagliatamente conto al Governatore dei doni che indiscrezioni di stampa ipotizzano Fazio abbia ricevuto dall'ex amministratore delegato della Bpl, Gianpiero Fiorani. Una «censura» nei confronti di Fazio per aver violato il «codice etico» della Bce, a questo punto, è un'ipotesi tutt'altro che remota, così come potrebbe avvenire a giorni il conferimento dell'incarico di valutare il «caso Fazio» al consigliere etico della Bce, l'ex presidente della Bundesbank, Tietmeyer. Che un'eventuale censura porti Fazio a dimettersi, tuttavia, non è assolutamente detto. Il «codice etico» non ha infatti un valore legale specifico. Le uniche istituzioni che possono sollevare dall'incarico Fazio sono il Consiglio superiore di Bankitalia e, per altri versi, il governo. Se quest'ultimo, come sembra, si prepara a presentare una riforma di Bankitalia che preveda, nei fatti, l'uscita di scena di Fazio nel giro di pochi mesi, è indubbio che dovrebbe prima ottenere l'approvazione della Bce. Da Francoforte sottolineano di non avere problemi a fornire un parere in tempi brevi sull'argomento, ma per ora preferiscono non sbilanciarsi sulla delicata questione del «regime transitorio» che la riforma di Bankitalia dovrebbe prevedere per il governatore in carica.

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