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«In campo per ringraziare il governo»

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Il presidente della Fondazione «San Patrizio»: «Dalla sinistra solo indifferenza»

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Solitamente, infatti, chi scende in piazza lo fa per protestare, non certo per ringraziare. Non la pensa così Alfredo Marsilii, presidente della fondazione «San Patrizio», 62 anni, 6 mesi di coma alle spalle, che oggi, assieme a 300 tra volontari e associati della fondazione, sarà a Roma, in piazza della Repubblica, per ringraziare il vicepremier Gianfranco Fini, e con lui tutto il governo, di quello che «ha fatto per noi». La fondazione «San Patrizio», opera da anni a livello nazionale ed internazionale per una costante «opera di sensibilizzazione alla solidarietà». Lo fa realizzando progetti indirizzati soprattutto a quelle che, spiega Marsilii, «sono le fasce più deboli della società: anziani e bambini». «Io - continua - non sono certo una persona speciale. Anch'io, come tanti altri non mi interessavo di queste questioni. Poi, per una malattia, sono stato in coma 6 mesi e quando mi sono risvegliato ho sentito il bisogno di intreprendere questa strada. Quello che faccio tutti i giorni mi fa sentire impegnato, mi dà il mordente per vivere». Ma Marsilii vuole andare oltre l'attività meritoria che ogni giorno i 5.500 volontari della Fondazione svolgono su tutto il territorio nazionale. Vuole dare un nome a chi ha creduto e aiutato quest'opera e vuole dare un nome a chi, invece, gli ha sbattuto la porta in faccia. «Il mio però - spiega - non vuole essere un appello, ma piuttosto una presa di coscienza. Voglio dire ai cittadini italiani di dare fiducia a chi ci è venuto incontro». Ecco allora la scelta di scendere in piazza per dire grazie ad Alleanza Nazionale e al governo. «In questi anni - riprende - ci siamo rivolti a molte persone. Abbiamo inviato materiale a politici di destra e di sinistra. Ma abbiamo ricevuto risposte solo da un parte. Fassino non ci ha ricevuti, Prodi idem, tantissimi altri esponenti del centrosinistra ci hanno ignorati o, peggio, presi in giro. La sinistra ha dimostrato nei nostri confronti un'arroganza e una cattiveria senza precedenti. Eppure parlano di povertà, di aiuto al sociale. È semplice dire che è aumentata la povertà se poi non si fa niente. Al cotrario dal governo e da questa maggioranza, anche a livello locale, abbiamo ricevuto attenzione. Nessuno li ha pregati eppure ci hanno aiutato». È proprio per quello che ha sperimentato sulla sua pelle che Marsilii non vuole rassegnarsi al fatto che gli italiani possano consegnare il Paese nelle mani di questo centrosinistra. «Come posso io, un uomo della strada come tanti altri, un cittadino italiano come tanti altri, affidare i miei problemi sociali, i miei bisogni a questa gente?»

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