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Pornotax, la Santanchè insiste. Ma resta sola

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È la strana storia della pornotax. La vicenda è molto semplice e il lieto fine potrebbe essere sempre lo stesso. La tassa sul materiale pornografico (si tratta di una maggiorazione del 20% dell'Iva su tutti i materiali pornografici, compresi i prodotti veicolati su internet e sui canali televisivi) rispunta in tutte le Finanziarie e puntualmente viene bocciata. Stavolta ha abbracciato la causa la relatrice del provvedimento, Daniela Santanchè, in cerca anche di un po' di luce dopo qualche ombra. La Santanchè, però, interpreta il suo ruolo di sostenitore in Parlamento della Manovra in maniera un po' particolare. Mentre i suoi predecessori si sono limitati a far qualche modifica, la deputata di An punta direttamente al cuore del provvedimento. Il governo aveva detto che non ci sarebbero stati altri condoni? E lei propone e fa approvare il concordato per gli enti locali. Tremonti aveva giurato che non sarebbro state nuove tasse? Ed ecco spuntare la pornotax. A far infastidire anche troppo l'atteggiamento della relatrice sono stati i toni. Toni da crociata della relatrice per gli aiuti alla famiglia, come se via XX settembre non li volesse dare. Insomma, l'esponente di An ha cominciato a parlare come il ministro. Cosa che ha un po' irritato Tremonti, il vero responsabile del dicastero. Che così ha proposto al vertice di maggioranza della settimana scorsa un mandato pienoa riscrivere daccapo la Manovra, con un maxiemendamento che ripristinerà ex novo il vecchio testo della Finanziaria.E i leader del centrodestra, tra cui anche quello dle suo partito (Gianfranco Fini), hanno dato l'ok al legittimo titolare del dicastro dell'Economia a procedere alla riscritttura della Finanzxiaria. Basta? No, la Santanchè non si è arresa neanche stavolta. Anzi, anche ieri ha continuato a ripetere che la tassa non sarebbe stata toccata, e ha persino lasciato intendere che il governo avrebbe potuto cambiare linea e prevedere in extremis il rincaro dell'imposta sulla pornografia: «Sono fiduciosa», ha detto a Affaritaliani.it. Tremonti, da par suo, quando ha conosciuto le ultime dichiarazioni della relatrice, è scoppiato a ridere. Forte del fatto che lo stesso Berlusconi ha detto di non volere un aumento di tasse.

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