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Messina all'Unione Ma Genovese è un'«anatra zoppa»

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Traccia subito le sue linee-guida il neo sindaco di Messina, il candidato dell'Unione, Francantonio Genovese, che al ballottaggio ottiene 64.760 voti, pari al 54,56% delle preferenze. Una vittoria in controtendenza in una città di centrodestra che appena due settimane fa ha dato la maggioranza alla Cdl in consiglio comunale, con 26 consiglieri contro i 17 ottenuti dal centrosinistra e i due dal Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Per il candidato della Cdl, Luigi Ragno, che ha ottenuto 53.939 voti equivalenti al 45,44% delle preferenze, «bisogna prendere atto della sconfitta» del centrodestra». Con molto fair play telefona al «rivale» per «augurargli buon lavoro» ma non riesce a parlargli direttamente perché nella segreteria di Genovese è scattata già la festa Ma il commento più forte arriva da Romano Prodi: «Da oggi la Sicilia non è più la cassaforte dei voti della Casa delle Libertà e la nostra primavera si avvicina. La vittoria di Francantonio Genovese - ha aggiunto il leader dell'Unione - è prima di tutto un segnale di speranza» per una «città umiliata dalla destra che da oggi può finalmente voltare pagina». Per Prodi i motivi di questa vittoria sono tanto chiari quanto semplici: «Non abbiamo fatto trucchi, non ci siamo inventati promesse dell'ultima ora. Abbiamo, invece, affrontato la sfida elettorale con umiltà, dedizione e spirito di unità». Carmelo Briguglio (An) invece sottolina: «Si è verificato il fenomeno dell'anatra zoppa con il consiglio comunale di centrodestra e il sindaco di centrosinistra». «Bisogna prendere atto del risultato - ha aggiunto Briguglio - cui Luigi Ragno ha fatto il possibile rispetto ad una tendenza che penalizza sempre la CdL nel ballottaggio. Adesso il centrodestra deve pensare anche a Messina di ricominciare dall'opposizione e riflettere con serenità sull'esito di queste elezioni».

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