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In Val di Susa tolti tutti i posti di blocco

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Dopo un mese di contestazioni la valle torna alla normalità. Resta un solo presidio

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Già da ieri, la valle è stata completamente smilitarizzata. Tolti tutti i posti di blocco, dopo più di un mese di permanenza. Fatto questo che ha ulteriormente contribuito a rasserenare gli animi dei cittadini. Rimane un solo presidio, in prossimità del cantiere, solo per vigilare l'area dei lavori. Dunque, niente più complicazioni per spostarsi, sia per i residenti che per i turisti. Ieri, dopo la riunione con il Governo i sindaci dell'alta e bassa valle si sono riuniti a porte chiuse per discutere insieme di quanto emerso durante l'incontro avvenuto a Roma. Nella seduta, durata quattro ore, i sindaci hanno parlato di tutte le questioni «calde» e soprattutto, di quanto importanti siano stati i passi fatti per trovare un punto d'incontro. In pratica hanno accolto con favore la «cabina di regia» per la Torino-Lione creata a Palazzo Chigi, ma non hanno firmato il documento sottoscritto da Governo, Regione, Provincia e Comune di Torino e dai vertici della Rfi. I sindaci e i presidenti delle Comunità montane hanno sottolineato l'importanza «dell'apertura e della prosecuzione del dialogo» e hanno deciso di portare il documento all'ordine del giorno dei Consigli comunali. Allo stesso tempo, tuttavia, contestano alcuni punti del documento. Vorrebbero che l'attuale progetto della Tav venisse accantonato e che si discutesse di ipotesi alternative. Una posizione che sembra compatta, ribadita da Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana Bassa Valle di Susa, all'assemblea dei comitati «No Tav» e dei valligiani che si è tenuta nel pomeriggio a Bussoleno, con la presenza di centinaia di persone. La popolazione della Val di Susa che si oppone alla realizzazione della Torino-Lione, ha accettato comunque il riconoscimento e il rispetto del sito già identificato per la realizzazione del tunnel e la consegna del cantiere alla società Ltf. Dopo essersi confrontati gli amministratori locali sono giunti alla conclusione che quella del Governo è una proposta che apre il dialogo, ma non soddisfa, come ha affermato il sindaco di Venaus: «È un inizio, ma non certo una conclusione. Però adesso c'è lo spazio per il confronto». Soddisfatto del vertice con gli amministratori locali Silvio Berlusconi. «È stata una buona riunione. È andata molto bene. Sono stati trovati dei punti di accordo, che dovranno essere presentati all'assemblea dei sindaci». Il presidente del Consiglio è fiducioso è ha ribadito che la posizione di tutto l'esecutivo non è cambiata: il progetto dell'Alta velocità deve andare avanti, ma nel rispetto del dialogo con le comunità locali per garantire ogni garanzia possibile in tema di salute e tutela ambientale. ieri pomeriggio, dopo la riunione a porte chiuse degli amministartori locali, c'è stata l'assemblea dei comitati istituzionali, occasione in cui i rappresentanti eletti ed i cittadini aderenti alla lotta No-Tav si sono confrontati per decidere di comune accordo quale linea adottare nei giorni futuri. Segnali positivi e clima di distensione è quanto emerge dalle prime parole. Sembra sempre più certo l'annullamento del previsto corteo del 17 dicembre che avrebbe dovuto svolgersi a Torino. M. L. F.

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