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Cesa: «I fondi Trf non si toccano Stop alla par condicio»

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Prima di tutto sul Tfr. I fondi liberati dallo slittamento della riforma del Tfr al 2008 infatti «saranno accantonati e quindi non saranno utilizzati», annuncia per quanto riguarda la Finanziaria. Passando invece alla data delle prossime elezioni, si voterà il 9 aprile e non ci sarà nessun election day «perchè l'opinione degli alleati è negativa e noi non faremo barricate su questo». Infatti è stato lui a proporre l'election day e la proposta è stata bocciata. I candidati per il Campidoglio per la Cdl sono ancora due: Baccini e Alemanno perchè «non c'è ancora un'intesa», afferma, aggiungendo che la Cdl «sta lavorando» per arrivare a un candidato unico. E la par condicio? «È un capitolo chiuso», risponde su questo argomento, in maniera lapidaria. Quindi non la legge non si cambierà più a quanto pare. Poi torna sulle strategie della Cdl. «Abbiamo parlato di come impostare la campagna elettorale sullo schema dell'attacco a tre punte» che nella sostanza va bene». «Naturalmente - aggiunge ancora Cesa - ci sono tra di noi elementi di unità e abbiamo messo in risalto soprattutto questi. Poi - puntualizza - ognuno di noi ha delle diversità, noi ad esempio parliamo di più della famiglia, del sociale...». Prima del vertice Lorenzo Cesa e Marco Follini si sono incontrati a Montecitorio. Il segretario dell'Udc e il suo predecessore sono stati «avvistati» mentre solcavano il Transatlantico, probabilmente reduci da una chiacchierata con Pier Ferdinando Casini alla vigilia del vertice di maggioranza. Di certo, tra Cesa e Follini si è parlato della questione dell'Ufficio politico del partito. Follini, aveva scritto una lettera al suo successore per lamentare l'esclusione dall'organo dirigente del partito di Michele Vietti e Bruno Tabacci.

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