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Borsellino: «Rutelli non conosce la nostra realtà»

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Ma la sorella del magistrato ucciso è disposta a «lavorare insieme serenamente»

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Si presenta così Rita Borsellino all'indomani della schiacciante vittoria riportata nelle elezioni primarie del centrosinistra in Sicilia. Come dire una Borsellino che ha subito indossato i panni della politica e pronta alla battaglia. Ma in politica, dottoressa Borsellino, come in tutti i settori, ci sono le malelingue… «Ho imparate a conoscerle, già…». Ormai è la candidata del centrosinistra a governare la Sicilia. Un'Isola, grazie a Dio, nella quale non c'è solo la questione mafia-antimafia… «Certo. Infatti, nel corso di queste primarie abbiamo fatto una vera e propria campagna elettorale, presentando i nostri programmi e confrontandoci con gli elettori. Anche se, naturalmente, si trattava di parti preliminari dello stesso programma. Quello vero e che avrà come principale obiettivo il mancato sviluppo della Sicilia, verrà redatto a breve. E se l'Unione sarà compatta, confluirà anche quello della Margherita». Come potrebbe avviarsi lo «sviluppo» della Sicilia? «L'Isola non deve aspettare chissà che cosa, ma partire per esempio dal comparto agricolo, il più produttivo di tutti ma che invece è stato trascurato. Ma non basta: occorre puntare sull'agricoltura da inserirsi in un sistema più ampio che passa attraverso i trasporti, turismo, beni archeologici o come quello della salvaguardia delle coste. In altri termini, sarà un programma di discontinuità: niente promesse che non vengono mantenute; niente clientelismo, ma una politica molto chiara che mette al centro la persona. Un programma, in sostanza, innovativo partendo dal basso elaborando i progetti futuri». Qualcuno, sostiene che dietro la sua scesa in campo c'è l'ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando? «La mia candidatura l'ho messa a disposizione io. Quindi, non parlerei di scesa in campo, ma di essermi messa a servizio di questo percorso e non offerta ai partiti. Che poi alcuni hanno accolto subito la mia candidatura, altri dopo alcune discussioni e altri ancora non l'hanno accolta affatto, è un'altra storia. A sostenermi c'è stato Orlando che conosco e ho apprezzato per quello che ha fatto nel periodo della "primavera", ma anche nella sua sindacatura. Ma a Orlando gli ho sempre evidenziato pubblicamente anche le critiche proprio perché abbiamo un buon rapporto di amicizia. Poi se aspira a candidarsi sindaco (Palermo, ndr) ne prendo atto, ma è un suo percorso che sta facendo. Sì, mi ha appoggiato, ma non potevo certo rifiutare anche perché rappresentava un pezzo della Margherita che si era schierata dall'altra parte». Il presidente della Margherita Rutelli aveva detto che con Latteri si vince e con la Borsellino no. Non è più un leader lungimirante? «Non lo so. Forse Rutelli non conosce a fondo la realtà siciliana. Non so perché abbia fatto questa scelta. Adesso, invece, mi auguro che si possa lavorare serenamente insieme».

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