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Per la campagna elettorale arrivano i poster a sorpresa

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A questa idea ci sta pensando da tempo è un pallino fisso, dicono i suoi più stretti collaboratori. Tant'è che non c'è stato incontro con il presidente Bush in cui il premier non abbia elogiato le strategie di comunicazione del suo staff. Le mega convention, i raduni su temi specifici (il primo a fare da modello è stato quello per celebrare l'anniversario della caduta del Muro di berlino), il coinvolgimento dell'elettorato con una azione capillare porta a porta, sono tutti strumenti che fano parte più della tradizione d'oltre oceano che di quella italiana. E Berlusconi ha intenzione di attingervi a piene mani. Per i contenuti dei manifesti elettorali che il premier intende curare di persona, si sarebbe rivolto a consulenti di comunicazione del presidente Bush. L'obiettivo di questa operazione che è stata annunciata alla riunione dei senatori di Forza Italia, è di lanciare messaggi di forte impatto. Berlusconi non ha rivelato nemmeno ai suoi collaboratori quali saranno i contenuti perchè teme fughe di notizie e vuole caricare di attesa l'arrivo dei poster. La metodologia potrebbe essere quella di manifesti con messaggi seriali, a puntate. Ovvero una sorta di colloquio protratto per giorni e che invaderà le città italiane su temi sempre diversi che si svilupperanno nell'arco di una settimana, dieci giorni. La campagna elettorale richiederà un coordinamento anche con i leader degli altri partiti della coalizione, in particolare con Fini e Casini. Di questo i tre ne hanno già discusso e l'accordo è di non farsi la guerra. Ognuno punti a più voti possibili ma senza riaprire fronti di contrasto interno. L.D.P.

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