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Giudizio positivo di Confindustria Sindacati all'attacco

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Dopo un primo giudizio "sospeso" per poterne verificare i contenuti, il presidente di Confindustria Montezemolo dà «un giudizio assolutamente positivo». Dopo la battaglia con Maroni, anche l'Ania dà il suo benestare. L'ok del Consiglio dei ministri «va nella direzione giusta» secondo l'associazione delle imprese di assicurazione. «Non posso che augurarmi che il tempo che ci separa dall'entrata in vigore della legge venga impiegato per garantire una riforma equilibrata», è invece il commento dell'ad delle Assicurazioni Generali, Giovanni Perissinotto. Soddisfazione anche da parte del presidente dell'Abi, Maurizio Sella, che però boccia lo slittamento. Anche la Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, esprime perplessità sul rinvio. Più critici i sindacati. Il rinvio al 2008 secondo il leader della Cisl, Savino Pezzotta «è una scelta indecorosa». Per Guglielmo Epifani la vicenda della riforma del Tfr presenta «aspetti inquietanti». Il segretario della Uil, Luigi Angeletti, si dichiara «parzialmente soddisfatto». Consensi arrivano dal mondo artigiano. Il segretario generale Cna, Gian Carlo Sangalli sottolinea però che «permangono alcune perplessità» sulle garanzie relative all'accesso al credito. Sulla stessa linea Confapi e Casartigiani. Il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini ritiene che «servono alcune correzioni». Giudizio positivo da parte del presidente di Confcommercio, Sergio Billè. La Confesercenti invece attacca: «il rinvio al 2008 lascia l'amaro in bocca». Secondo Raffaele Morese, presidente di Confeservizi, è stata premiata la forza della concertazione.

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