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Casini frena sulla revisione della 194

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Ma è indispensabile valorizzarne e applicarne i contenuti volti a difendere la vita. È stato il presidente della Camera Pierferdinando Casini a mettere così un punto fermo rispetto al dibattito sulla possibile revisione della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza, proprio nel suo intervento a Firenze al convegno del Movimento per la vita che celebra in Toscana la nascita, 30 anni fa, del primo Centro di aiuto alla vita. «Oggi - ha detto il presidente della Camera - non ha più senso ritornare alle dispute tra guelfi e ghibellini che continuano a segnare il confronto e che finiscono per banalizzarlo in uno scontro tra chi è favorevole e chi è contrario all'aborto». Cauta apertura da parte di Casini anche rispetto alla pillola RU486: «È un terreno da esplorare - ha osservato - con grande attenzione, ma che va ricondotto rigorosamente al quadro della legge 194» sull'aborto. Nessuna crociata contro la 194 neppure da parte del Movimento per la vita. «Non faremo guerre per cambiare la legge che alcuni considerano sacra e intangibile, solo - ha avvertito il presidente del Movimento Carlo Casini - se sarà dimostrato che con la legge è possibile fare ciò che noi abbiamo ottenuto». Nei 280 Centri di aiuto - ha riferito Carlo Casini - sono stati aiutati a nascere circa 70.000 bambini in questi 30 anni fornendo sostegno e aiuto alle madri. Ecco l' obbiettivo che gli storici oppositori della 194 intendono rafforzare, pur in presenza della legge che consente l' aborto. Nel convegno tutti i cattolici intervenuti (oltre al presidente della Camera, il coordinatore di Fi Sandro Bondi e Pierluigi Castagnetti della Margherita) hanno precisato di non voler mettere in discussione la 194, che - hanno sottolineato - è una legge dello Stato. Il discorso, sia per Bondi, sia per Castagnetti, è da ampliare in una riflessione sulla potenza della scienza che sposta sempre più in là i confini del senso della vita. Bondi ha messo in guardia dal «delirio di onnipotenza della tecnica che uccide lo stato di diritto e la dignità della persona». «Invece - ha poi aggiunto il coordinatore di Fi - fra laici e cattolici si può e si deve discutere e collaborare per esaltare la cultura della vita e non per esaltare la cultura della morte». «La legge 194 - ha dichiarato Bondi conversando con i giornalisti -, che noi difendiamo come una conquista importante per il popolo italiano, prevede la possibilità di abortire ma prevede anche tante altre misure per dare la possibilità alla madre, alla donna, di non abortire». Per Castagnetti, la percezione delle persone rispetto ai problemi etici è molto cambiata negli ultimi anni. «Un tempo - ha detto Castagnetti - nel futuro erano depositate le speranze delle persone. Oggi vi sono piuttosto le paure, paura della potenza della scienza. Ecco, i politici devono saper interpretare queste paure e dare loro delle risposte».

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