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Risparmio, conto alla rovescia sulle correzioni

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È quanto sostiene Stefano Saglia (An), uno dei due relatori al provvedimento, in terza lettura alla Camera. «Lunedì comincia la discussione generale in Aula, il giorno dopo alle 10 è fissato un comitato - spiega Saglia - credo che tra lunedì e la mattina di martedì ci saranno incontri di maggioranza risolutivi». Ogni possibile correzione al testo, approvato dalle commissioni Finanze e Attività produttive senza variazioni, imporrebbe un nuovo passaggio in quarta lettura in Senato e in questa situazione l'unica garanzia di approvazione del testo sarebbe legata a voto di fiducia che il governo dovrebbe chiedere tanto alla Camera quanto in Senato. «È evidente, dunque - precisa Saglia - che condizione essenziale di questa procedura è l'accordo di tutto il governo». Secondo alcune indiscrezioni, già venerdì scorso al Consiglio dei ministri sarebbe stata prospettata la richiesta della fiducia nei passaggi parlamentari, ma una parte del governo (in particolare la rappresentanza della Lega) avrebbe frenato. Le ipotesi di correzione, se l'accordo dovesse essere trovato, sono due, spiega Saglia. «Secondo una prima ipotesi si potrebbero introdurre solo le correzioni che recepiscono le raccomandazioni della Bce su collegialità, vigilanza, proprietà di Bankitalia. La seconda ipotesi comprende anche la possibilità di rivedere la parte del disegno di legge relativa ai poteri di Bankitalia e Consob. Nel passaggio al Senato - conclude Saglia - il testo è stato corretto attribuendo maggiori poteri a Bankitalia a discapito di Consob». Secondo An infine, conclude Saglia, l'eventuale maxiemendamento del governo non dovrebbe correggere la novità introdotta dal Senato che stringe le maglie delle sanzioni sul falso in bilancio. «Per noi la correzione va bene», taglia corto Saglia.

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