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COME preventivato e promesso, l'Udc alla fine presenta la proposta di modifica alla legge ex-Cirielli ...

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I centristi vanno dritti per la loro strada e anzi, a sentire la responsabile giustizia del partito di via Due Macelli, Erminia Mazzoni, «lo abbiamo presentato con ancora più convinzione leggendo le reazioni che l'annuncio di questa proposta di modifica ha scatenato». E si riferisce al duro attacco di Previti («È un emendamento dei centristi contro di me»). Non solo. Dall'Udc, sempre per voce di Erminia Mazzoni, si fa sapere che se l'emendamento fosse respinto, senza motivazioni tecniche, ci sarebbero «difficoltà oggettive a votare la legge». La mossa dei centristi, seppure annunciata, scatena dure reazioni nel resto della Cdl, specie da parte di Forza Italia e An. Anche il presidente del Senato Marcello Pera osserva che non si può trattare di una legge «solo contro Previti». «È semplicemente scandaloso - va giù pesante il ministro Altero Matteoli (An) - che si presenti un emendamento contro una persona sola, veramente scandaloso». Per il responsabile giustizia di Forza Italia Giuseppe Gargani, invece, si tratta sì di una proposta di modifica «discriminatoria», ma oltretutto «incostituzionale» perchè, escludendo dall'applicazione i processi in appello o in Cassazione, di fatto introduce una differenziazione tra i vari gradi di giudizio. Gli azzurri, però, continuano a lavorare per ricucire lo strappo. «Auspico - sottolinea il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi - che la maggioranza ritrovi una posizione unitaria su questo provvedimento, che va nella direzione giusta». E questa mattina si potrebbe tenere un incontro tecnico con l'Udc proprio per questo. «Vogliamo sentire - spiega una fonte del partito del premier - cosa hanno da dire e cercare un punto d'incontro». La Lega (sempre a patto di garanzie sull'approvazione della devolution) non sembra intenzionata a fare barricate sul provvedimento e anche An, che tiene moltissimo al testo, più che per la parte sulla prescrizione, per quella che prevede un giro di vite per i recidivi (l'originale Cirielli), parrebbe disponibile a discutere. «Personalmente - spiega il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa - penso che la ex-Cirielli possa essere votata così com'è già stata approvata da tutta la Cdl, Udc compresa. Pur tuttavia ogni legge è perfettibile e non credo ci sia nulla di male a migliorare il testo in questione». A quel punto, però, La Russa tira fuori la «lista della spesa» spiegando che anche An avrebbe da dire la propria, per esempio, con modifiche riguardanti il reato di «disastro colposo». Mettere mano alla norma, però, significherebbe allungare di certo i tempi, quando da giorni, invece, la Cdl punta ad accelerarli. Sembra difficile, comunque, ipotizzare che già oggi, quando il provvedimento potrebbe andare in discussione, il centrodestra tenti il paventato blitz dell'inversione dell'ordine del giorno per farla passare avanti, senza aver trovato un accordo di maggioranza. Tanto più che il rischio è quello che la proposta di modifica alla fine passi con i voti utili del centrosinistra. L'Unione, in effetti, parrebbe poter prendere in considerazione l'ipotesi (pur mantenendo il proprio no deciso sul voto finale) di appoggiare una modifica che renda il testo «un pò meno indecente», come sottolinea Giuseppe Fanfani della Margherita.

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