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ALLA SUA vecchia squadra televisiva, quella di Sciuscià, e prima di Rosso e nero e Samarcanda, ha detto, ...

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Michele Santoro richiama dunque i suoi soldati, peché la battaglia sta per iniziare. Ma dopo due anni che fine anno fatto i Santoro-boys? Dopo un bel periodo di retribuzione a «vuoto» si sono trovati altre occupazioni, naturalmente. Corrado Formigli è a Sky, qualcuno (inclusa Luisella Costamagna, da Costanzo) a Mediaset, Sandro Ruotolo e Maria Cuffaro al Tg3. Ma non è detto che tutti siano pronti a tornare con lui una volta chiarito il rapporto con la Rai e stabilito il programma. Se infatti «Michele chi?», dopo la frattura con viale Mazzini, si è affrettato a farsi eleggere al Parlamento Europeo per evitare di restare disoccupato, per i ragazzi della squadra è stato molto più duro. Chi aveva solo un contratto a termine si è dovuto cercare un lavoro altrove, chi era distaccato dal Tg è tornato all'interno della redazione del Tg1 e del Tg3. Maria Cuffaro, inviata d'assalto di Sciuscià è ora inviata di guerra del Tg3 anche in Iraq. Ha sentito lei l'appello di Santoro? È pronta a tornare in squadra con lui se tornerà con una sua trasmissione? «Ho visto Rockpolitik. Ma non so nulla di cosa potrebbe accadere. Non c'è nulla di concreto, mi pare. Il programma non c'è. Per ora è solo spettacolo...». È vero, ma Michele ha fatto la sua chiamata alle armi, lei come risponde? Non vi sentivate da tempo? «Veramente ci sentiamo spesso, ma non abbiamo mai parlato di questo. Solitamente discutiamo di altro. Non mi ha mai rivolto un invito preciso. Non lo so». Pensa che gli altri suoi colleghi, Jacona, Formigli, Ruotolo, la Costamagna, non rispondano all'appello? «Senta, sono passati anni. E ognuno di loro adesso ha un altro lavoro, alcuni in altre aziende: non so, mi sembra tutto ancora in aria. Bisogna ancora vedere se a Celentano faranno fare la seconda puntata, firgurarsi poi il programma di Michele: come quando e dove. È tutto da vedere. Ma non mi ha mai parlato di questo progetto di riformare la sua squadra». Giu.Cer.

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