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«Voleva sostituire Berlusconi e ha fallito»

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Cicchitto respinge la tesi della Sinistra: «Nessuna debolezza. La coalizione è più unita»

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È la testimonianza di un travaglio politico autentico ma a questo punto si pone il problema del perchè di questo atto dal momento che la coalizione vive una fase di rilancio». Il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto dice che il caso-Follini è un problema tutto interno all'Udc e che quindi deve essere risolto da quel partito. Piuttosto va smentita la tesi, sostiene, che «è un fattore di debolezza per la Cdl. Niente di tutto questo». In che senso le dimissioni di Follini pongono degli interrogativi? Non è tutto chiaro? «La Cdl ha messo a segno una serie di risultati positivi negli ultimi tempi. L'approvazione alla Camera della legge elettorale proporzionale ha messo in evidenza la compattezza della Cdl. Ma doveva essere una vittoria anche dell'Udc dal momento che è stato questo partito a chiedere il cambiamento della forma elettorale. Per questo dico che le dimissioni di Follini possono avere una spiegazione razionale solo se egli è sostenitore di una permanente conflittualità all'interno della Cdl». La sinistra legge l'uscita di scena di Follini come un'ammissione del fallimento della Cdl. La coalizione di centrodestra ne esce più debole da queste dimissioni? «Ogni forza della coalizione ha dei problemi da affrontare ma non c'è dubbio che oggi la Cdl attraversa una fese molto diversa, di grande rilancio e quindi l'analisi del segretario Ds Piero Fassino mi sembra sbagliata. Fassino vuole spostare l'attenzione sull'Udc, strumentalizzare le dimissioni di Follini per non parlare della crisi interna al centrosinistra. L'Udc è in un momento di travaglio ma è in buona salute». Berlusconi ha usato la legge elettorale per sbarazzarsi di Follini, come dice la sinistra? «Il proporzionale non è una forzatura di Berlusconi ma è l'accettazione da parte di tutta la coalizione di una richiesta fatta originariamente proprio dall'Udc e che Forza Italia ha condiviso perchè riteneva necessario un ricambio di sistema elettorale vista la crisi del Mattarellum. Peraltro anche D'Alema ha detto più volte che le legge elettorale andava cambiata ma che lo avrebbe fatto la sinistra al governo. L'esigenza posta dall'Udc ha quindi consentito di affrontare un tema senza lasciarlo in mano alla sinistra. Da questo è riuscito il rafforzamento di tutta la Cdl come ha dimostrato il voto alla Camera». Insomma se Follini ha lasciato la guida del partito è perchè è fallito il piano di mettere fuori gioco Berlusconi? «Dico che le dimissioni di Follini non hanno una giustificazione a meno che non nascono dal mancato progetto di cambiare la leadership della Casa delle Libertà».

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