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Mattarella non vuole il «capo»

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È una cosa gravissima che deve far riflettere...». Il deputato dei Dl Sergio Mattarella, «padre» dell'attuale legge elettorale, critica l'emendamento della Cdl alla riforma appena approvato dall'Aula e attacca la maggioranza. Nel testo dell'emendamento che prevede l'indicazione del politico di riferimento come premier viene infatti cancellata la parola «leader». E a questa viene preferita la dizione di «capo della forza politica». «Abbiamo preferito usare una parola italiana — ha replicato il presidente della commissione Affari Costituzionali Donato Bruno — al posto del termine leader che letteralmente significa "guida". Non vedo qual è lo scandalo anche perché la parola capo già compare nell'ordinamento italiano nella riforma costituzionale». Ma la cosiddetta «devolution» a cui fa riferimento Bruno, notano nell'opposizione, non è stata ancora approvata e quindi non è ancora legge. E anche il termine «Capo dello Stato» usato da Mattarella nel suo intervento e sottolineato dalla Cdl per contraddirlo non è un termine che appare nella nostra legislazione. In tutte le leggi dello Stato a cominciare dalla Costituzione si parla infatti sempre di presidente della Repubblica.

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