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Lombardia, tutto come prima Cè torna a fare l'assessore

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In Regione Lombardia si riparte quindi dal dopo elezioni: l'assessore Cè riavrà la delega alla sanità mentre Formigoni ha avuto l'assicurazione da Berlusconi e da Bossi che sia Cè che il quotidiano La Padania non attaccheranno più né il suo operato né Comunione e Liberazione. L'ultimo attacco al movimento fondato da don Giussani era arrivato proprio domenica , in piena verifica. «Le Mani di Cl sulla sanità lombarda» aveva titolato la Padania, elencando tutti i nomi di primari, direttori e presidenti di Asl legati a esponenti di spicco di Cl. L'accordo ha certamente soddisfatto la Lega che mantiene l'assessorato alla sanità e il ministro Roberto Calderoli, all'uscita da Villa San Martino ha affermato: «Tutto bene ciò che finisce bene». Dall'altra parte il presidente della Regione ha ottenuto il riconoscimento da parte anche della Lega di essere il garante della coalizione. Al primo punto dell'accordo siglato da Bossi e da Berlusconi è infatti scritto: «Riconfermano le ragioni e la validità dell'alleanza politica tra i partiti della Cdl per governare la Regione Lombardia e ribadiscono che Formigoni rappresenta il garante di questa alleanza, della validità del suo programma e della continuità della linea politica». Affermata la centralità del ruolo politico del presidente lombardo, hanno concordato che critiche e polemiche come quelle della Lega di questi mesi non saranno più tollerate. Al terzo punto dell'accordo hanno infatti scritto: «Stigmatizzano tutti i comportamenti che, nel tono e nel contenuto, sono contro le ragioni dell'alleanza e la continuità della linea politica, e dichiarano che tali comportamenti non saranno più ritenuti ammissibili per il futuro».

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