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Primarie, l'Unione già litiga

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Nella lettera si mette in chiaro che Simona Panzino non si ritira dalla competizione e lei stessa spiega: «Continuerò a stare nelle primarie per denunciare i brogli che alcuni partiti stanno facendo, non è un esempio di democrazia. Per i seggi andrebbero privilegiati luoghi non formali. Invece a Roma la stragrande maggioranza si trova nelle sedi dei maggiori partiti. Per gli scrutatori e i rappresentanti nei seggi non ci hanno interpellato». Nella lettera, il Senza volto denuncia che «i signori dell'Unione e i segretari dei partiti del centrosinistra» si sono assicurati il controllo delle schede perchè dovranno «falsificare il risultato del 16 ottobre, affinchè corrisponda esattamente a quanto stabilito. I dati già sono noti: Prodi oltre il 60 e Bertinotti a cavallo del 20. E le truppe resteranno in Afghanistan, già annuncia il nuovo leader, in modo che tutti capiscano l'antifona». E avverte: I nostri voti ve li porteremo il 14 ottobre, nel pomeriggio, a partire dalle ore 17,00 al vostro ufficio di piazza Santi Apostoli a Roma. Immediata la replica dell'ufficio tecnico amministrativo dell'Unione. «Le primarie non sono una truffa». L'ufficio dell'Unione, chiarisce che le regole delle primarie sono già note prima della scadenza del 15 settembre scorso, e sono state accettate e condivise da tutti i candidati.

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