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Unione sempre più in crisi cerca la piazza

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Fassino segue il Professore nella protesta ad oltranza. Di Pietro e Beppe Grillo dettano la linea

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Piero Fassino, segretario dei Ds, detta la linea della sinistra per i prossimi mesi. Che significa: massima mobilitazione. Si parte dalla legge elettorale, poi toccherà alla Finanziaria e dopo qualunque altro motivo come può essere il tentativo di varare definitivamente le riforme. Tutto farà bene alla protesta. Tanto che lo stesso Fassino, a chi gli chiede di quali strumenti si avvarrà, risponde: «Utilizzando tutti gli strumenti della democrazia, a partire dalla battaglia parlamentare, ma anche chiedendo alla gente di tornare in piazza». Il leader della Quercia ricalca quello che già due giorni fa aveva spiegato il leader dell'Unione, Romano Prodi. «Sulla legge elettorale ribadisco la mia durissima contrarietà», aveva detto il Professore. Aggiungendo poi: «Non è possibile alla vigilia delle elezioni cercare di rimescolare le carte perchè ci si vede perdenti. È un sistema inaccettabile». «In questo momento - aveva continuato il Prodi - l'opposizione alla legge elettorale ha una priorità assoluta». Il leader dell'Unione aveva anche chiuso la porta in faccia a Follini, il quale aveva dato l'impressione di dare un colpo di freno proprio alla legge elettorale: «Sembra indicare ciò - avvertiva - ma non fa alcuna proposizione precisa, quando si dà un colpo di freni si dice: "Io do un colpo di freni"». Dunque il centrosinistra si appresta a intraprendere la linea dura, cendendo di fatto agli oltranzisti. Sale in cattedra Antonio Di Pietro che accusa direttamente il presidente della Camera: «Ho già detto che il presidente della Camera è comparabile solamente all'arbitro Moreno e credo che il richiamo che sta arrivando da tutte le parti, debba farlo riflettere seriamente. Casini si dovrebbe soffermare sul comportamento palesemente di parte che sta tenendo sulla questione della legge elettorale. I richiami che provengono dal centrosinistra non sono intimidazioni, ma sono un segnale urgente contro l'atteggiamento sempre più grave che sta investendo tutta la Cdl e ora anche il presidente di partes Casini». «Questa è una legge che gli italiani non hanno chiesto e non si capisce perché ci debba essere tutta questa urgenza nell'approvarla. È una brutta legge e va riformata, ma non ora. Se ne riparli nella prossima legislatura. Mi associo quindi - sottolinea Di Pietro - alla richiesta di Beppe Grillo di presentare subito una mozione di sfiducia contro Casini». Dunque, la linea del centrosinistra sembra essere quella che viene dettata dall'ex pm e dal comico genovese. S'accoda anche Boselli: «La priorità per i riformisti è oggi quella delle questioni eticamente sensibili: lo Sdi tenta attraverso l'intesa con i radicali di mettere insieme una forza che sappia contrastare apertamente le tendenze clausurali di un centrodestra allo sbando». E ancora: «Abbiamo il dovere di contrastare l'offensiva neointegralista della destra», ha concluso Boselli. E se sulla legge elettorale è arrivato il momento dello scontro con il centrodestra, anche negli altri settori si riscontra un aumento della conflittualità. Basta guardare l'ondata di scioperi che sta per giungere in tutti i settori e che renderanno il mese appena iniziato un ottobre di fuoco. Nelle speranze di chi ha progettato l'ondata di proteste, un ottobre rosso. Si è cominciato con la contestazione al cardinale Ruini, poi è stata la volta della contestazione fatta davanti al Senato in occasione dell'approvazione della legge sull'università; contestazione poi sfociata in tafferugli. Poi è stata la volta degli evergreen della protesta, i metalmeccanici scesi in piazza in settimana. E non è un caso, le tute blu sono il vero termometro delle manifestazioni: sono sempre i primi a cominciare. E non è finita. L'ora del conflitto è appena scoccata. Per due mesi sarà assai diffile volare, per una raffica di astensioni dal lavoro nel settore del trasporto aereo. Ma la due giorni di blocco, domenica 9 e lunedì 10, sarà davvero dura perché toccherà tutti i comparti del t

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