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Legge Finanziaria a ostacoli

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Scompare il metodo «Gordon Brown» con il tetto del 2% alla crescita della spesa a debutta il criterio della «selettività». È questo il mix di interventi da inserire nella Finanziaria che il superministro dell'Economia Giulio Tremonti dovrà esaminare al suo rientro da Washigton prima di dare «l'imprimatur» alla Manovra. Confermato l'obiettivo di correggere il deficit al 3,8% con un aggiustamento netto strutturale dello 0,8% del pil, pari cioè a 11,5 miliardi. Mentre per sostenere lo sviluppo, per il momento resta ferma l'intenzione di stanziare 10 miliardi di euro da dedicare alle riduzioni dell'Irap (2 miliardi nel 2006) e agli investimenti. E un occhio di riguardo verrà dedicato alle infrastrutture che potranno contare su circa 2 miliardi per finanziare le nuove opere. In attesa che Tremonti rientri da Washington, al Tesoro si lavora al nuovo testo della Finanziaria, seguendo alcune indicazioni che il nuovo ministro dell'Economia ha già avuto modo di dare ai suoi collaboratori. Intanto il Governo ha già convocato le parti sociali a Palazzo Chigi per martedì sera, mentre nel pomeriggio della stessa giornata dovrebbe vedere anche le Regioni e gli enti locali. Si lavora pure nei partiti della maggioranza. An spinge per l'aumento della tassazione delle rendite finanziarie.

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