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Schroeder ce la fa, ora tocca al Cav

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Alle elezioni federali tedesche Gerhard Schroeder ha giocato la sua partita perfetta e ha colto un pareggio insperato. Alla vigilia del voto, infatti, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul cancelliere tedesco uscito fiaccato da una serie di pesanti sconfitte alle elezioni regionale e ancora in ritardo nei sondaggi. L'ultimo sondaggio Forsa (istituto vicino alla Spd) del 17 settembre dava infatti la Cdu-Csu al 41%-43% e la Spd al 32%-34%. Tra i nove e i sette punti di distacco che si sono sciolti come neve al sole riducendosi appena a uno. Eppure era iniziata in maniera completamente diversa col cancelliere tedesco che, dopo la disfatta nel Nord-Reno-Vestfalia, il land più "rosso" della Germania (finì con la Cdu al 45% e la Spd al 37%), sceglieva la strada delle elezioni anticipate. Era il maggio di quest'anno e i primi sondaggi davano la Cdu al 49% e la Spd al 28%. Una cosa impensabile solo nove mesi prima quando il partito di Angela Merkel aveva nuovamente toccato il suo minimo storico (39%). Basterebbe questo per capire che l'elettorato tedesco è in grado di impensabili fluttuazioni. Ma questa volta sembrava diverso. Non fosse altro perché nell'alternanza tipica che accompagna ogni voto stavolta la Cdu è rimasta sempre saldamente al comando. Anzi il 22 giugno, a meno di una settimana dal voto del Parlamento che ha sancito la sfiducia a Schroeder, la Spd ha fatto segnare il suo record negativo: 26%. Dati che fecero pronunciare alla candidata Merkel la fatidica frase: «Dopo le elezioni non ci sarà una grande coalizione tra cristiano democratici e solcialdemocratici». Insomma tutto sembrava già deciso, compromesso, anche perché, di segnali di ripresa neanche l'ombra. Anzi, il 3 agosto, era la Cdu a subire una flessione perdendo quasi 7 punti. Numeri che avrebbero messo ko anche il politico più tenace. Ma il pregio del cancelliere è stato proprio quello di non abbandonarsi alla sconfitta iniziando una lenta ma inesorabile rimonta. 29 agosto: Spd 30%, Cdu-Csu 43%. 8 settembre la Spd sale al 34% con l'opposizione che scende al 41%. 13 settembre, ancora una variazione: Spd 33,5%, Cdu-Csu 42%. Il resto è storia di questi giorni con un risultato elettorale sorprendente che vede il partito del cancelliere tedesco chiudere con un insperato 34,3 e la promessa Merkel naufragare verso un deludente 35,3. In sintesi Schroeder è riuscito a recuperare, nel giro di quattro mesi, ben 8 punti. Una vera e propria impresa. Impresa che potrebbe diventare addirittura epica se il prossimo due ottobre, nel distretto di Dresda I, la Spd centrasse il colpaccio vincendo sia il seggio assegnato direttamente che i 3 addizionali che potrebbero scattare con il voto di lista. In questo modo il partito di Schroeder otterrebbe addirittura un seggio in più della Cdu. Anche qui, però, resta il nodo dei sondaggi che, per il momento, danno favorito per la vittoria nel collegio il candidato cristiano democratico, ma la lezione di questo week end insegna che nulla è deciso fino alla chiusura delle urne. Una lezione che fa riflettere anche la politica italiana. Da mesi, infatti, sondaggisti più o meno noti danno ormai per certa la sconfitta della Cdl e del premier Berlusconi che viene accreditato di un -8% rispetto all'Unione. Come a dire, servirebbe un'impresa in salsa tedesca. In verità, per il momento, basterebbe capire il segreto del miracolo Schroeder. La ricetta sembra facile: mai cedere alla logica del «è tutto perso». Ma forse, il segreto del cancelliere, è anche televisivo. Secondo gli analisti, infatti, a far la differenza è stata soprattutto l'immagine di Schroeder che ha letteralmente surclassato la meno titolata rivale. E chissà che il tanto atteso duello tv tra Prodi e Berlusconi, alla fine, non si trasformi in un boomerang per il Professore.

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