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«Qualcuno gioca a far vincere il centrosinistra»

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Io di questo sono convinto». Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, intervistato ieri sera insieme a Massimo D'Alema al Festival Nazionale dell'Unità da Maurizio Costanzo, è tornato sul tema dello scontro all'interno della Cdl. Poi casini è intervenuto sul tema del Grande centro. «Il centro — ha spiegato — non è terreno di caccia di nessuno. È logico che entrambi gli schieramenti se la giochino al centro, altrimenti non si capirebbe perchè il centrosinistra ha chiamato Romano Prodi». Il presidente della Camera ha anche toccato il tema del candidato alla residenza della Repubblica. «La questione dell'alternanza al Quirinale mi sembra ridicola. L'alternanza non può più essere riproposta, fa parte di tempi lontani». Al centro del discorso di casini c'è stato anche il problema dei cattolici in politica. «La difesa di certi principi non è legata a una questione di fede. Se fosse così si tornerebbe all'età paleolitica. La politica non deve passare per steccati legati alla fede». «L'idea di un centro di cattolici o di laici — ha proseguito Casini — o di uno o degli altri, è una cosa irrealistica. C'è bisogno di confronto tra laici e cattolici». Casini ha quindi ricordato il referendum: «Ritengo sia stato un grande evento dove si sono confrontati cattolici e laici su temi che riguardano l'etica e l'antropologia». Secondo Casini, è necessario discutere della laicità dello Stato: «È necessario — ha detto — discutere qual è lo Stato laico e quello laicista. Lo Stato laico rispetta Dio e le religioni e consente di professarle. Quello laicista rifiuta le religioni e impedisce a una ragazza islamica, come in Francia, di andare a scuola con un velo e consentirebbe di togliere il crocefisso dalle classi a scuola». Il presidente della Camera ha concluso la prima parte del suo intervento ricordando il dibattito intorno alle radici cattoliche europee. Ma il residente della camera è anche intervenuto sul tema che ieri ha visto lo scontro sia all'interno dell'Unione sia tra il centrodestra e il centrosinistra. «Laicamente non scomunichiamo chi la pensa diversamente da noi. Lasciamo ai cattolici di non essere d'accordo con i Pacs». «Ciò che fanno in Spagna — ha proseguito Casini — è diverso e anche la sinistra non accetta le tesi di Zapatero». Il presidente della Camera ha quindi proseguito: «Anche il movimento gay capisce che non è il momento politico per chiedere in Italia ciò che si chiede in Spagna. Lo stesso Grillini dice che il movimento gay non avanza la proposta perchè si rende conto che non è il momento politico per attuarla». «Rispetto - ha concluso Casini rivolto a Massimo D'Alema - il tuo diritto e quello di Prodi di essere d'accordo con certe scelte. Rispettate il mio di dire il contrario».

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