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Verdi contro il sindaco di Assisi: «Dimettiti»

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Alimentate dal centrosinistra che se l'è presa addirittura con il sindaco di Assisi, a capo di una Giunta di centrodestra, colpevole di non avere partecipato alla manifestazione perché, ha spiegato, il suo Comune «condivide senza remore la politica estera del governo Berlusconi anche in Iraq». Così, mentre si svolgeva la marcia, nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi si è svolta la cerimonia per la commemorazione delle vittime dell'11 settembre. Una sorta di manifestazione alternativa ma senza alcuna volontà di andare contro i partecipanti alla marcia. Una cinquantina di persone, tra le quali la portavoce nazionale di Forza Italia, Elisabetta Gardini, hanno osservato un minuto di silenzio. Ma all'Unione quel gesto non è piaciuto. «Gli insulti ai 200 mila partecipanti alla Marcia della pace Perugia-Assisi sono un vero e proprio atto di inciviltà — hanno commentato il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio e il capogruppo dei Verdi dell'Umbria, Oliviero Dottorini — Si possono non condividere alcune posizioni, ma se vuole fare queste affermazioni si dimetta da sindaco di Assisi e si scriva al club dei predicatori d'odio di Oriana Fallaci». «Il sindaco di Assisi dovrebbe dimettersi subito — hanno incalzato i due esponenti dei Verdi — non rappresenta la grande tradizione di pace e di ospitalità di Assisi. La manifestazione di oggi è stata esemplare per partecipazione e per le modalità con cui si è svolta. Il sindaco di Assisi è semplicemente venuto meno ai doveri di ospitalità». Il capogruppo del Sole che ride al consiglio regionale dell'Umbria ha tra l'altro preso l'impegno di promuovere un'iniziativa per chiedere le dimissioni del sindaco.

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