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«Il Parlamento non può intervenire Spetta solo alla Bce»

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«Sarei curioso di sapere se, per esempio, negli ultimi cinque anni chi ha lanciato un'Opa ostile non ha mai preparato il terreno facendo comprare pacchetti di azioni più o meno grandi a soggetti amici. Se ciò è reato — prosegue il ministro — allora occorre andare a verificare altre operazioni anche del passato. Stiamo completando una ricerca e non solo nel settore bancario». Quanto all'affaire delle dimissioni di Fazio, per Maroni, «la partita è già chiusa: Fazio ha deciso di non dimettersi e nessuno lo potrà indurre a lasciare il suo posto. Fazio ha la convinzione di non aver commesso illegalità, di avere la coscienza pulita e questo per un cattolico quale lui dichiara di essere è molto importante. Anzi, è decisivo. E lo rende in grado di reggere qualunque pressione che, tra l'altro, considera comunque indebita. La partita, ripeto, è chiusa». Maroni ha poi sottolineato che «Berlusconi ha schierato il Governo sulla riforma della Banca d'Italia. Punto e basta. Chi insiste a proporre improbabili soluzioni, tipo la telefonata dal Quirinale o le mozioni bipartisan che non esistono, resterà deluso. La Bce è l'unica competente a intervenire. Esiste un codice etico su cui vigila Hans Tietmeyer. Se Tietmeyer convoca Fazio e gli dice: "Hai violato il codice, non hai più la nostra fiducia" il Governatore italiano si dimette dopo un secondo. Ma se un intero Parlamento vota una mozione di sfiducia, Fazio resta dov'è perchè è un'azione indebita».

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