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È mancato il contraddittorio Ospite anche Abete amico del conduttore

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Il giornale che ha iniziato la furibonda campagna contro Fazio. Mai sentito parlare di conflitto d'interessi? Be', al Governatore poteva andare anche peggio se il direttore del primo telegiornale di Mediaset avesse affidato il servizio a un'altra giornalista (Chiara Geronzi, la figlia del numero uno di Capitalia?). Nulla in confronto a quello che s'è visto l'altra sera a Matrix, la nuova trasmissione di Enrico Mentana. In studio l'ex direttore del Tg5 si porta Giulio Tremonti e Pier Luigi Bersani. Par condicio rispettata? Una truffa. Perché i due militeranno su fronti opposti. Ma sono d'accordo su una sola cosa: le dimissioni di Fazio subito. Parlano, provano a litigare. Ma non ci riescono. Attaccano il governatore e giù applausi del pubblico in studio guidati dal capoclaque, Michela Rocco di Torrepadula, signora Mentana. La puntata va avanti a senso unico, con tutti che dicono la stessa cosa. La perla? Il sondaggista, Nicola Piepoli. Spiega che gli italiani ce l'hanno con Fazio. Con Antonio (Governatore) e con Fabio (conduttore tv), questo non importa. Ce l'hanno comunque con Fazio. Visto l'argomento, uno spettacolo fazioso. Nessuna notizia, nessuna spiegazione, nessuna voce in dissenso. Un concerto. E cosa hanno sostenuto i concertisti? Quello che dicono da mesi: che Fazio si dimetta. Incredibile lo scoop sul sindaco del Monte Argentario. Inenarrabili le rivelazioni di «no comment» Alejandro Agag. E dov'è l'approfondimento? Il colpo di scena arriva a metà trasmissione, quando Mentana fa entrare in studio il presidente di Bnl Luigi Abete, con il quale il conduttore di Matrix è solito trascorrere le vacanze, e che sta capitanando anche lui una battaglia con il Governatore. A guardarli al teleschermo sembrano i furbetti del quartierino. Anzi, sono i furbetti. Quelli del Solferino. Mancava Diego Della Valle, raffigurato il fotona sul maxischermo. Ma che senso ha fare una puntata così? È come chiamare la curva Sud a parlare della Lazio. E come si fa ad accusare il Governatore di essere stato non imparziale con una trasmissione così parziale? Senza sentire nemmeno una persona fuori dal coro? Perfino in Unione Sovietica nei processi farsa si assegnava un avvocato di ufficio. Da Mentana no. Perfino Santoro era più obiettivo. Di lui si può dire di tutto, ma almeno chi ricorda le sue trasmissioni non può dimenticare che il microfono alla controparte, seppur per dodici secondi, veniva concesso. Aridatecelo, aridatece Santoro. Meglio lui e Floris messi assieme. Si può essere di parte, ma farlo con stile e professionalità. Non da furbetti del Solferino...

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