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Romiti pronto a vendere ma spera nel lancio dell'opa

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Gemina è pronta a cedere la sua quota, pari all'1,01 per cento, al patto di sindacato che governa attualmente via Rizzoli. Cesare Romiti è stato per lungo tempo il presidente di Rcs e il suo addio rappresenta una svolta storica. Quasi a simboleggiare il cambiamento che potrebbe profilarsi nel gruppo editoriale, con l'avvento dei nuovi protagonisti della finanza italiana. I sette anni della gestione Romiti al Corriere della Sera si sono chiusi a giugno 2004, quando Gemina cedette la quota dell'8,6 per cento del gruppo editoriale al termine di una lunga riunione del patto di sindacato. In realtà si trattò di una riunione infuocata per decidere la spartizione del pacchetto e per incoronare il nuovo socio di riferimento. Alla fine la spuntò Mediobanca che salì al 13,25% del capitale scavalcando la Fiat che non esercitò la prelazione. La dismissione dell'attuale pacchetto (1,4% delle azioni del patto che blocca il 58% del capitale) ha un valore, ai valori correnti, di circa 44,5 milioni di euro. Le azioni potrebbero essere ripartite tra Pirelli, Intesa e Dorint di Diego Della Valle che, in base agli accordi stipulati la scorsa estate, hanno la facoltà di salire fino al 5% ciascuno. Nessun accordo in vista, per il momento, con l'immobiliarista e finanziere romano, Stefano Ricucci, che possiede il 20% di Rcs e ha annunciato di voler salire ancora fino a lanciare l'opa (offerta pubblica d'acquisto). Ma sullo sfondo potrebbero profilarsi cambiamenti di rotta. L'intenzione di Gemina è quella di concentrarsi sul core business aeroportuale di Leonardo, la holding che controlla con il 51,2 per cento Aeroporti di Roma, la società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino. Gemina al momento possiede il 42% di Leonardo, ha opzionato la quota di Impregilo (11%) e ha sottoscritto un contratto preliminare di vendita con la Italpetroli di Franco Sensi (16%). Per l'acquisto di questa partecipazione sono necessari 85 milioni di euro, circa il doppio di quanto Romiti incasserebbe dalla cessione delle quote Rcs al patto. Ulteriori mezzi finanziari servirebbero per rilevare la quota di Falck in Leonardo, pari al 31%. Il gruppo di Sesto San Giovanni, però, potrebbe ostacolare la marcia di Gemina su Adr e decidere di rimanere nell'azionariato come socio di minoranza in attesa di un migliore offerente. Insomma, Romiti ha bisogno di soldi per assicurarsi il pieno controllo della società aeroportuale e alla fine, spinto dalla necessità di monetizzare al massimo la sua quota in Rcs, potrebbe cedere alla tentazione di vendere al prezzo più allettante garantito da un'eventuale opa.

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