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I Ds non ci stanno: «Basta attacchi»

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Chiti: «Non ce l'abbiamo con Prodi ma stop agli insulti». I prodiani non arretrano e rilanciano

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Ripetendo, comunque, che con Romano Prodi non esiste alcun problema. Francesco Rutelli prova a rasserenare il clima e sottolinea il «rapporto speciale» con Piero Fassino, ma gli interventi dei parisiani Giulio Santagata e Pierluigi Mantini servono a irritare di nuovo i vertici della Quercia. Dopo le bordate di Parisi sulla Rai e sulle banche, il Corsera ospita un colloquio nel quale Santagata, usando toni meno duri, riprende tuttavia le tesi del presidente dell'Assemblea federale della Margherita sulla questione morale. E lo stesso Mantini, nel pomeriggio, attacca a testa bassa Petruccioli, chiedendogli conto dell'incontro avuto con Silvio Berlusconi qualche giorno fa e lamentando le domande lasciate senza risposta dal neopresidente della Tv pubblica. La Quercia, che già non ha gradito un editoriale di Europa poco tenero con i vertici diessini, decide allora di alzare la voce. Vannino Chiti, coordinatore della segreteria è esplicito: «Nell'interesse di tutta l'Unione - avverte Chiti - il rapporto tra Ds e Margherita è fondamentale. Vada avanti, però, nel rispetto reciproco, con lealtà e impegno forte. Nessuno si faccia venire la voglia di scatenare competizioni feroci». Il dirigente diessino, uno dei più vicini a Fassino, ribadisce che i giudizi espressi da Parisi «sono irricevibili e continuiamo a dirlo a tutti quelli che intorno a Parisi continuano a ripetere la stessa solfa». E poi prende atto che «Franco Marini e Paolo Gentiloni, rispetto alla candidatura di Petruccioli al Cda Rai, hanno confermato la verità dei fatti e cioè che si è trattato di una scelta fatta da tutta l'Unione assieme a Prodi». Nel giorno in cui Prodi avverte che il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio potrebbe trovarsi in una situazione molto difficile se non dà spiegazioni su quanto accaduto, e nel giorno in cui lancia l'allarme per l'indipendenza delle autorità di garanzia e per la debolezza delle regole, i Democratici di Sinistra assicurano piena lealtà al leader. Spiegano che la polemica con Parisi e gli ulivisti non tocca in alcun modo il rapporto con il Professore e ribadiscono il loro massimo impegno per il sostegno della candidatura del Professore alle primarie (mentre due giorni fa era stato fatto trapelare una sorta di disimpegno). Uno sforzo condiviso anche della Margherita e ieri, a margine della presentazione della festa del partito (4-10 settembre a Porto Santo Stefano), Rutelli manda due messaggi chiari, dalla forte mobilitazione per le primarie a sostegno di Prodi al legame di amicizia con i Ds. Con la Quercia e con Fassino, spiega il leader della Margherita, siamo legati da un rapporto speciale. Un gesto apprezzato dai dirigenti diessini. Anche se al Botteghino fanno notare che chi continua ad attizzare polemiche inutili non giova al buon clima che i Ds sono impegnati a mantenere e che Rutelli e Marini hanno riconfermato verso la Quercia. Stessa riflessione al Nazareno, dove si parla della necessità del gioco di squadra con i diessini e si assicura che nessuno permetterà che polemiche inutili possano danneggiare il lavoro comune per Prodi e per le primarie.

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