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E Petruccioli prende secchiello e paletta

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..Che avete capito? Intendevo al mare. Ora che abbiamo fatto anche il direttore generale...». Il presidente Petruccioli non andrà a genio al prodiano Stefano Parisi, ma, in questi suoi primi giorni a viale Mazzini sembra davvero il più simpatico presidente che la Rai abbia mai avuto. Arguto e puntuale si concede ai giornalisti con atteggiamento burbero («siamo noi che l'abbiamo fatto il dg mica voi...»), battuteggia ma è deciso sulle questioni che più gli interessano («lunedì e martedì faremo un Consiglio su tutta quella roba di cui riempite i giornali, "pacchi" e calcio, sperando che non ci siano altre emergenze»). Come presidente della Rai è giunto con l'idea di favorire la collaborazione e la coesione tra le parti, ma quando si è reso conto che l'armonia e l'unanimità si erano già consumate, non s'è perso d'animo per nulla. Riuscirà comunque a riportare la pace a viale Mazzini prima o poi. Adesso, ciò che più gli interessa però è tornare a Capalbio e festeggiare all'UltimaSpiaggia con i suoi amici di sempre la nomina al vertice del servizio pubblico. «Sono andato bene?», chiede uscendo dalla maestosa Sala A della Rai, dove non si è nemmeno voluto sedere. Poi si rivolge ai suoi collaboratori più stretti: «Adesso datemi la sacchetta con i giornali. Me ne vado. Ci vediamo lunedì mattina». Il presidente prende la sua «sacchetta», e si dirige sicuro verso l'uscita, seguito da fotografi, telecamere e un codazzo di colleghi. Non prende la macchina della presidenza, non passa dall'uscita riservata ai vertici dell'azienda, ma da quella del pubblico, come tutti. Passa davanti al cavallo, ma si allontana improvvisamente, lo evita facendo il giro largo. Non vuole assolutamente essere fotografato vicino al cavallo. È «roba da attori», pare abbia già motivato. Ma l'ex presidente Zaccaria aveva foto con il cavallo in tutte le pose... «Mica vuol stare sulla ribalta come lui», sussurrano i collaboratori, mentre il presidente sale sulla sua Mercedes blu. Sul sedile posteriore un costume da bagno e un libro: «Le api e i ragni» di Marc Fumaroli. Giu. Cer.

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