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Prodi scaricato dai Ds

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Il presidente dell'Assemblea federale della Margherita rilascia una lunga intervista al Corriere della Sera e rilancia la questione morale. Il problema è che denuncia esitazioni della Quercia sulla vicenda Unipol-Bnl e critica la scelta del diessino Claudio Petruccioli alla presidenza del nuovo Cda della Rai, parlando della «sensazione di baratto» con la questione dei diritti della Serie A a Mediaset. Ce ne è abbastanza per far saltare sulle sedie i dirigenti del Botteghino, con Vannino Chiti che si lamenta di parole «inammissibili». Contro Parisi anche Franco Marini e i rutelliani, che difendono la scelta del nuovo vertice della Tv pubblica e prendono le distanze dal leader della minoranza ulivista del partito. Insomma, i Ds non gradiscono e il coordinatore della segreteria si incarica di farlo sapere: «L'intervista di Parisi - attacca Chiti - lascia stupiti e sconcertati. I suoi giudizi su una presunta nuova questione morale, il cui manifestarsi troverebbe una delle espressioni nella assunzione della presidenza della Rai da parte di Petruccioli, sono inammissibili e irricevibili». Chiti torna poi sul tema della competition tra Quercia e Margherita: «Se nel centrosinistra deve proprio esserci, si sviluppi almeno attorno a questioni vere che riguardano la vita e il futuro degli italiani». Ma sono tanti gli esponenti della Quercia che reagiscono. Cesare Salvi, della sinistra del partito, parla di parole «sconcertanti». Parisi è il leader della minoranza ulivista dei Dl, ma da sempre è anche uno degli uomini più vicini al Professore e allora anche il dalemiano Peppino Caldarola avverte: «Se Prodi pensa di andare alle primarie lasciando che le persone a lui più vicine attacchino a ruota libera e immotivatamente i Ds, portare l'elettorato diessino a votare diventa un'impresa molto faticosa». Lo stesso Caldarola dice di aspettarsi ora un gesto distensivo del leader del centrosinistra nei confronti della Quercia. Il malumore dei Ds è evidente. Ambienti ulivisti si impegnano a ripetere che l'intervista di Parisi è solo di Parisi e che è offensivo poter pensare che il presidente dell'assemblea della Margherita, e capo della minoranza interna, possa parlare a nome di altri. I parisiani, in ogni caso, scendono in campo compatti a difesa del loro leader: se Franco Monaco dice che nelle parole di Chiti c'è qualcosa di antico, Leoluca Orlando definisce singolare la reazione del dirigente diessino, accomunandola a quella del coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi. Nessuna sponda, invece, da parte della maggioranza dei Dl. Franco Marini, sulla questione Rai, parla di Petruccioli come di una scelta eccellente, i rutelliani si dicono assolutamente sulla stessa linea del segretario organizzativo e si definiscono «sbigottiti» dalle riflessioni avanzate dal presidente dell'assemblea del partito. Al Nazareno, sede della Margherita, si prendono quindi ulteriormente le distanze, spiegando che non c'è motivo di rinfocolare polemiche di cui non si sentiva alcun bisogno e circoscrivendo tutta la vicenda come una questione che riguarda solo ed esclusivamente la minoranza.

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