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«PETRUCCIOLI-Meocci? Perché no?», Silvio Berlusconi sorride e alza le bracce sull'ipotesi nuovamente ...

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Poi, dopo una giornata vorticosa si chiude a Palazzo Chigi in un vertice di maggioranza, dove tra i temi sul tappeto c'è anche la Rai. Sono presenti, tra gli altri, i vice premier Gianfranco Fini e Giulio Tremonti, il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, il ministro per le Riforme Roberto Calderoli, il segretario dell'Udc Marco Follini, il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis e il segretario del Pri Francesco Nucara. De Michelis è tutto per Petruccioli: «In merito alle voci sulle candidature - osserva la portavoce Gabriella Cims - l'eventuale indicazione alla presidenza di Claudio Petruccioli è una candidatura che riteniamo possa realizzare quel maggior grado di condivisione della scelta da più parti auspicato e come l'attuale legge contempla esplicitamente. Auspichiamo pertanto che, con le candidature di Alfredo Meocci alla direzione generale e di Claudio Petruccioli alla presidenza, la Rai ritrovi al più presto la pienezza delle sue funzioni». Sul tappeto come si sa la questione non è però semplicissima. E la scadenza del 4 agosto e molto vicina. Anzi, l'altro giorno Petruccioli ha chiesto a Berlusconi di anticipare i tempi perché i lavori del Parlamento stanno per terminare. Nelle ultime ore, è circolato negli ambienti parlamentari anche il nome di Vittorio Roidi, attuale segretario del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, quale possibile candidato alla presidenza in caso dovesse fallire la designazione di Petruccioli. Non è escluso che avenga presa in esame anche l'ipotesi di designare tre vicedirettori generali. Tra questi, si fanno i nomi di Alessio Gorla, Guido Paglia e Gianni Minoli.

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