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Storace cambia il capogruppo fedele a Gianfranco

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Nonostante il pugno di ferro usato da Fini per ridare «regole» al partito, come lui stesso ha spiegato in un incontro alla Versiliana. L'ultimo caso viene dalla Regione Lazio: il capogruppo di An in consiglio, Giulio Gargano, è stato sostituito con Fabio Rampelli. Normale avvicendamento? Nemmeno per idea. Sotto c'è una scelta che, secondo quanto ha ricostruito lo stesso Giulio Gargano, arriva direttamente da Francesco Storace. L'ex capogruppo faceva infatti parte della corrente del ministro della sanità, insieme ad altri consiglieri comunali e regionali. Ma ne ha fatto parte (a sua insaputa) fino all'Assemblea nazionale del partito del 2 e 3 luglio quando si è rifiutato di firmare l'ordine del giorno presentato da Storace contro Fini. E con lui altri consiglieri. Una scelta che Francesco Storace non ha affatto digerito. E dopo qualche settimana ha deciso di prendere provvedimenti. «Il motivo per cui sono stato sfiduciato — ha raccontato ieri Gargano — è perché mi sono schierato dalla parte di Fini e chi non fa parte di una corrente non può fare il presidente di un gruppo regionale. Tra l'altro, avrei voluto essere presente all'assemblea di Orvieto ma mi è stato detto che non ero gradito. Negli ultimi tempi l'atteggiamento di Storace nei miei confronti è cambiato. Basta non firmare un documento e si scatena tutto questo...». Ora la questione è passata nelle mani di Fini.

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