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Bankitalia: «Ad aprile debito record: 1.514.639 milioni di euro»

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A Bruxelles primo via libera alle raccomandazioni Ue per riportare il rapporto deficit-pil sotto il 3%

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Il debito delle Amministrazioni pubbliche è salito ancora e in aprile è arrivato al livello record di 1.514.639 milioni di euro. Nell'aprile 2004 era a 1.456.637 milioni, mentre nel marzo 2005 ha superato per la prima volta la soglia di 1.500 miliardi a 1.501.139 milioni. È quanto risulta dal supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia pubblicato ieri. In un anno il debito è salito di 58.002 milioni, mentre da gennaio ad aprile l'incremento è stato di 42.959 milioni. In aprile il debito consolidato delle sole amministrazioni centrali è risultato pari a 1.436.797 milioni, a fronte dei 1.383.199 milioni di aprile 2004 e dei 1.394.969 milioni di gennaio 2005. Da parte sua il debito delle amministrazioni locali in aprile era pari a 77.805 milioni, contro i 76.666 di gennaio e i 73.400 milioni di un anno prima.). Parlando all'Ecofin ieri il ministro Siniscalco ha affrontato l'argomento dei conti pubblici. «La crescita non è brillante, come sapete, ma immagino che da questa situazione venga il momento di una presa di responsabilità e si pongano le premesse per una reazione positiva». Tutto questo mentre i ministri delle Finanze di Eurolandia, riuniti a Bruxelles, si apprestavano a dare il via libera alle raccomandazioni della Commissione Ue sui conti pubblici italiani. In attesa dell'Ecofin che oggi dovrà suggellare il vero e proprio «accordo politico» a livello europeo sui tempi e i modi per riportare in carreggiata deficit e debito pubblico, ieri sera i ministri delle Finanze di Eurolandia hanno dato, come previsto, un primo ok informale alle richieste dell'esecutivo Ue che raccomanda all'Italia di riportare il rapporto deficit-pil sotto il tetto 3% entro la fine del 2007, varando una correzione strutturale complessiva del disavanzo dell'1,6%, di cui almeno lo 0,8% l'anno prossimo, e di ridurre il debito in maniera «soddisfacente» verso il valore di riferimento pari al 60% del pil. Ma è sui dati di Bankitalia che si è scatenata ieri l'opposizione. «La crescita del debito pubblico a livelli record è la cosa peggiore che poteva accadere» ha detto il senatore della Margherita Tiziano Treu. «Si tratta - ha aggiunto - di una situazione estremamente grave perché sulla nostra esausta economia si sta stringendo una pericolosa tenaglia formata da un debito pubblico fuori controllo, da un deficit in crescita continua e dalla totale mancanza di crescita. Un abbraccio soffocante che certo non può essere spezzato dalle timide misure pensate da un governo senza strategia». «Per la prima volta da molti anni - ha proseguito Treu - il debito che il centrosinistra aveva contenuto ricomincia a crescere senza freni. Tutto ciò aggrava la nostra posizione anche nei confronti dell'Europa perché sappiamo che la valutazione sul deficit è tanto più severa quanto più il debito è fuori controllo. «In questa situazione - ha concluso - gli appelli in assenza di misure concrete valgono meno di zero, questo il governo lo sa per cui presenti un programma serio di interventi e la smetta di giocare con le parole».

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