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Castelli gioca la sua «partita doppia»

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Il Senato discute la ex Cirielli mentre a Montecitorio si vota la riforma dell'ordinamento

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È il rush finale che il centrodestra tenta prima dell'estate sui temi della giustizia. E che invece per l'opposizione è la conclusione di uno «scambio» tra Forza Italia e Lega. Cioè il via libera alla legge delega di riforma dell'ordinamento giudiziario che sta a cuore al ministro Castelli in cambio dell'esame in tempi stretti della legge che contiene la contestata norma «salva-Previti». Un appuntamento che la maggioranza si appresta a giocare entro luglio con tagliole e barrage esterni ma forse anche interni alla Cdl. La Camera ha deciso ieri di stringere i tempi sull'ordinamento imitando quanto già fatto dal Senato: limitare l'esame ai soli 4 punti di «sofferenza costituzionale» evidenziati da Ciampi nel messaggio al Parlamento del 16 dicembre scorso. Il Guardasigilli giudica positivamente questa scelta perché potrà accelerare i tempi, ma non esclude anche il ricorso al voto di fiducia dato che il provvedimento deve essere approvato comunque entro luglio per permettere il varo dei regolamenti di attuazione. «La fiducia? Vedremo, io spero che non sia necessaria, ma tutto dipenderà dall'ostruzionismo che farà il centrosinistra», ha detto Castelli. Al Senato, tra le dure proteste dell'opposizione, si è invece dato il via libera al calendario che prevede, da oggi, la discussione della legge sulle prescrizioni, ferma in commissione dal 16 di marzo. Durante la discussione del calendario, in aula, An ha aperto su possibili modifiche al testo. «Nulla è blindato e se necessario potremmo approvare delle modifiche per togliere dubbi di ogni natura - ha detto il vice capogruppo Oreste Tofani - C'è necessità di riequilibrare il ddl per farlo tornare ad essere quello che era in origine, cioè una legge che inaspriva le pene per i recidivi». Il centrosinistra è andato all'attacco. Il capogruppo dei Ds Gavino Angius ha definito «avvilente» la scelta di inserire il disegno di legge in calendario. «Un provvedimento che ha un unico obiettivo: sottrarre ai processi Cesare Previti e altri deputati eccellenti». Giampaolo Zancan, dei Verdi, ha rincarato le accuse: «Dimezzando i tempi delle prescrizioni per i reati più gravi si approverà, di fatto, un'amnistia di cui si avvantaggeranno usurai, corruttori e bancarottieri». Unanime il giudizio delle opposizioni. Per il Pdci è «una legge che umilia il Paese» e per il Prc è «ritagliata per i potenti e contro lo Stato di diritto». «È incredibile! - ha detto il senatore Prc Tommaso Sodano - Il Polo, mentre l'Italia è in ginocchio per la più profonda crisi economica degli ultimi anni, sceglie di approvare la salva-Previti, una legge ad personam per favorire gli amici di Berlusconi». Il primo round di questa «partita doppia» si disputa dunque stamattina nell'aula del Senato, ma già ieri, alla Camera, il complesso meccanismo ha avuto un primo riscontro con le dure critiche espresse dall'Anm al testo del provvedimento mentre le Camere Penali hanno fatto rilievi di diversa natura. Per l'Anm le correzioni apportate alla legge in Senato «non sono assolutamente soddisfacenti». Il giudizio è di «netto dissenso» dato che sono stati «largamente elusi ed in alcuni punti apertamente contraddetti i rilievi di palese incostituzionalità evidenziati dal capo dello Stato». Anche il presidente dell'Unione delle Camere Penali Ettore Randazzo ha invitato la commissione Giustizia della Camera «ad un ripensamento». Oggi, quindi, il Senato comincia dalla ex-Cirielli. Dopo l'avvio dell'esame del provvedimento, la discussione riprenderà martedì.

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