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I Verdi pensano a una candidatura «arcobaleno»

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Così se Fausto Bertinotti non vede l'ora di scendere in campo contro il Professore, Clemente Mastella e Oliviero Diliberto si schierano contro quella che ritengono un'inutile lotta per le investiture. Critici anche i Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio. «È positivo - ha dichiarato ieri il presidente del Sole che ride - lo squarcio di sereno che si è aperto sulla coalizione, ma se non passiamo velocemente a discutere di programma trasmettiamo l'idea di un vuoto scontro tra persone. E di questo i nostri elettori sono stanchi». «Se primarie devono essere - ha aggiunto Pecoraro - siano allora di programma. Sino ad oggi, infatti, abbiamo dibattuto di contenitori e non di contenuti. I cittadini vogliono invece capire come la pensiamo su grandi opzioni concrete: tasseremo o no le grandi rendite finanziarie? La coalizione dice sì o no al nucleare? Le spese militari vanno o no ridotte? I Verdi chiedono che la coalizione faccia chiarezza su questo». Sulla stessa lunghezza d'onda il deputato Paolo Cento. «È inutile fare delle primarie sulla leadership che è largamente condivisa da tutti. Parliamo del programma». «Comunque - aggiunge - noi non abbiamo pregiudizi se lunedì al vertice dell'Unione si parlerà di primarie». E su una possibile candidatura Verde Cento taglia corto: «Se le primarie vedranno confrontarsi i segretari dei vari partiti anche noi potremo pensare ad una nostra candidatura. Anche se il progetto dei Verdi va oltre. Ci piacerebbe, qualora ci fossero le condizioni, presentare una candidatura "arcobaleno". Cioè una candidatura che rappresenti quel vasto schieramento composto dai Verdi, dai Comunisti italiani, da Rifondazione Comunista, dal cattolicesimo democratico vicino ai movimenti e, perchè no, dagli ulivisti di base». «Sia chiaro - continua Cento - che non si tratterebbe di una candidato alternativo a Prodi, ma di una candidatura espressione di un programma. Per questo credo che dovremo presentare un nome che non sia espressione dei partiti, ma di un indipendente che incarni i punti fondamentali di quel programma». N. I.

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