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DOPO IL NO DI D'AMATO

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Campania, è una telenovela Spunta pure Enzo Scotti

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Dopo la rinuncia di D'Amato, gli alleati della Cdl non fanno che far nomi, tanto che ieri al termine del vertice di Montecitorio, La Russa di An, ha affermato: «Siamo ancora in un work in progress». Traduzione: non siamo ancora fuori dal tunnel. «Stiamo valutando», dice invece il premier Silvio Berlusconi su chi sarà il candidato della Cdl in Campania, dopo la rinuncia di Antonio D'Amato. Ma tra i candidati ecco che con lui ce ne sono due, Antonio Martusciello, e Italo Bocchino, che stanno trattando alacremente. Il senatore dell'Udc Antonio Iervolino lancia invece la candidatura dell'ex ministro democristiano Enzo Scotti a governatore della Campania. «Il candidato ideale - spiega Iervolino a Palazzo Madama - deve saper affrontare nella maniera opportuna i problemi della violenza camorristica e, consequenzialmente quelli della vivibilità; dare una svolta decisiva alle inefficienze fin qui palesate dalla giunta Bassolino, soprattutto un materia di sanità, di lavori pubblici, di urbanistica, di trasporti e di formazione professionale, e dare una spinta decisivo allo sviluppo e all'occupazione». Per Luigi Bobbio Berlusconi deve pensare a un ticket con il vice ministro Antonio Martusciello candidato alla presidenza della Regione Campania e il sottosegretario Pasquale Viespoli alla vice presidenza». Il Partito Repubblicano indica come possibile candidato alla presidenza della regione Campania, Francesco Serao, esponente del mondo imprenditoriale. Ieri si è svolto anche un incontro tra il premier Silvio Berlusconi e l'eurodeputato di Fi Giuseppe Gargani che potrebbe anche candidarsi. Rimane ancora in pista l'ex ministro Ortensio Zecchino, sebbene quest'ultimo abbia più volte detto di non essere interessato. Appaiono invece in calo le quotazioni del coordinatore regionale di An, Marcello Taglialatela, candidato fino a pochi giorni fa.

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