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Chiti: «I Ds sono uniti e saldi E la Fed decollerà grazie a noi»

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Lo spiega Vannino Chiti, coordinatore della segreteria del Democratici di sinistra smentendo che i Ds non contano nel centrosinistra. Onorevole Chiti, il segretario dei Ds Fassino ha stravinto il congresso dei Ds con una percentuale altissima. Perché questa forza interna non si trasforma in un corrispondente forza nel centrosinistra? «Non sono d'accordo. I Ds sono uniti e saldi. La linea del segretario ha l'80% dei consensi. Abbiamo un'alleanza vastissima che non avevamo nel 1996. Inoltre abbiamo fatto decollare la Fed. Questi risultati sono nostri». Se, come dice lei, questi risultati sono stati raggiunti perché il 22 gennaio lei, rivolgendosi agli alleati, ha affermato: «Proponiamo una moratoria: si sospenda ogni ulteriore discussione e concentriamoci sulla campagna elettorale regionale»? «No. Intanto abbiamo vinto le elezioni suppletive in due collegi. E siamo 9 a 0. Nei giorni scorsi ho detto un'altra cosa. Mi sono riferito alle primarie. Ho constatato che ci sono diverse valutazioni. Ho chiesto uno stop alle polemiche visto che le primarie non ci sono domani. Mi limitavo solo a questo aspetto. Non abbiamo mille motivi di divergenza. Con Marini abbiamo costruito l'alleanza con l'Udeur e abbiamo scelto i candidati. Ora dobbiamo costruire il programma che parli al cuore degli italiani per costruire un progetto che sappia dare certezze e speranze». Proprio sulle primarie la vostra posizione è risultata incomprensibile. Fino a qualche settimana fa avevate detto che un solo candidato non era possibile (15 gennaio). Oggi pensate che presentarsi con candidati contrapposti sarebbe un errore (22 gennaio). Che volete? «Non è così. Potrei fornirle tutte le dichiarazioni possibili. Vendola non c'entra nulla. Abbiamo detto che non dobbiamo costruire regole per il momento. Fare delle regole per questa vicenda nazionale potrebbe essere contraddittorio. È scontato che il candidato alla Presidenza del Consiglio è Prodi». Il nostro giornale ha scritto che il vostro partito è «ridotto» ad essere «la grancassa di Prodi». Mi dimostri che non è vero spiegando in cosa siete riusciti ad imporvi nel centrosinistra. «La nostra preoccupazione non è quella di smentire Il Tempo, ma di vincere le elezioni e di mandare a casa questa destra. Siamo il partito più forte del centrosinistra. Lo sanno tutti. Avremo il nostro peso per determinare gli obiettivi programmatici. Questo è il nostro compito. Lo vedremo con il voto. I sondaggi ci accreditano come il primo partito. Questo ci basta».

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