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I gay: «Vogliamo il Quirinale»

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..».Ma interviene il moderatore, con un richiamo da Grande Fratello: «Ragazzeee, andateci piano». Il trionfo di Nichi Vendola sulla nomenklatura ulivista si consuma su Internet in un clima da gay pride, tra battute e lazzi contro i nemici che avevano contrastato la corsa del comunista alla poltrona di governatore della Puglia. Anche se c'è chi ammette che «quel Baffino lì non è mica male», mentre altri parlano di svolta epocale su «quei belli guaglioni che sono belli solo fuori…». La bandiera dei gay s-Vendola finalmente alta sulla politica mentre sulle pagine dei portali di Margherita e Ulivo si consumano piccoli e grandi psicodrammi. Eppure, come ricorda il forum di gay.it, «non va dimenticato che a Trieste i Ds hanno eletto segretario provinciale Fabio Omero, presidente Arcigay di Trieste e in Puglia, nella provincia di Andria, Nunzio Lillo, portavoce regionale dei Cods, l'organizzazione omosessuale vicina ai Ds». Però, spiega un redattore del sito, la vicenda di Vendola rappresenta comunque una svolta: «Abbiamo dimostrato che sappiamo fare politica meglio di voi che tra un girotondo e un triciclo tra ulivi e margherite non siete riusciti nenche a trovare un Ga-zo di accordo per le prossime elezioni…». Volgarità a parte, a cavalcare il successo di Vendola ci ha pensato subito anche Franco Grillini, il leader dell'Arcigay, che sul suo sito gaynews.it infierisce su chi aveva ostacolato la corsa del suo amico. Si spinge oltre Imma Battaglia, presidente di Gay Project Onlus, secondo cui «l'affermazione di Nichi sottolinea la distanza dei partiti dal sentire popolare». Sorprende, su gay.tv, che Vendola trovi spazio addirittura tra un sondaggio sulle due Simone e un altro, gettonatissimo, sul sesso a tre. Ma anche qui lo straordinario interesse per il «cappotto» politico inflitto a Prodi, Rutelli e D'Alema finisce per sconfinare quasi nel delirio: «A Destra si dice che abbiano brindato, perché sono convinti che sarà più semplice battere un "finocchio comunista" come si è autodefinito lo stesso Vendola. Ma gliela faremo vedere…», spiega Max. Un po' a sorpresa, però, spuntano anche voci di dissenso, peraltro bipartisan: «Non capisco perché sostenere un candidato solo perchè gay», dice un omosessuale che vota Berlusconi. Ma anche un fedelissimo della Gad ironizza su Vendola paragonandolo a Gandhi, poi si chiede: «Siete veramente sicuri che se non ci fosse stato tutto questo tam tam mediatico Vendola avrebbe vinto la farsa delle primarie in Puglia?». Sul portale gay.roma però si respira aria di trionfo, quasi di tsunami: «L'onda lunga di Vendola travolgerà tutto il Sud!». E in soccorso dei gay arrivano anche le lesbiche di «ellexelle»: «Finalmente una bella notizia. Ci voleva, in questo oceano di squallore...». Peccato che nell'Ulivo siano in pochi ad associarsi all'entusiasmo dei vendoliani. Basta ciccare sul forum dell'Ulivo per sprofondare nella depressione bacchettona, nell'elogio della normalità politica, nel tunnel del machismo dalemiano. Non a caso a parlare è uno che si fa chiamare Tristan: «Quello che è successo è destinato a cambiare gli scenari di questa coalizione (a pezzi). Penso che con ieri una buona fetta di moderati delusi, ce li siamo giocati. Pazienza, sarà per il 2011». E sul forum della Margherita, tra recriminazioni e attacchi a Bertinotti, c'è chi si consola disegnando scenari da congiura: «Cari amici, non vorrei che fosse successa una cosa del tipo che gli elettori di Forza Italia si siano mescolati a quelli del Centrosinistra per eleggere Vendola…». E scatta la caccia all'infiltrato finto-gay: bassino, doppiopetto con riportino sotto la bandana azzurra.

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