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La bozza non è competitiva, si riparte da zero

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Riunione convulsa a Palazzo Chigi. Giallo su Marzano che arriva in ritardo e vede solo Berlusconi

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Il nuovo provvedimento che dovrebbe essere pronto in 15 giorni dovrebbe contenere anche lo stanziamento delle risorse per compensare le imprese dallo smobilizzo del Tfr previsto dalla riforma previdenziale. Per il momento è confermata la riunione di oggi con le parti sociali per la presentazione in quella sede delle linee del provvedimento da parte del ministro dell'Economia, Domenico Siniscalco. Il passaggio della materia al ministero dell'Economia è stato ufficializzato al termine di una giornata di riunioni a palazzo Chigi (dopo l'incontro interministeriale sulla competitività si è tenuto un vertice di maggioranza sulle liste per le elezioni regionali) aperte dal «giallo» dell'assenza all'incontro tra i ministri sulla competitività proprio di Marzano. Il ministro è arrivato con due ore di ritardo a palazzo Chigi, dopo una telefonata arrivata dalla presidenza del Consiglio, senza peraltro passare alla riunione ma incontrando solamente il premier. Berlusconi alla conferenza stampa ha spiegato che con Marzano c'era stato «solo un equivoco» e che ora è «tutto risolto» ma anche che per la definizione del documento sulla competitività non si partirà dalla bozza Marzano. «Si partirà - ha spiegato il presidente del Consiglio - da quello che è l'esame di ciò che è stato fatto e di ciò che le parti sociali indicheranno su da fare. Noi domani (oggi ndr) indicheremo soltanto tre direzioni che sono: la modernizzazione del paese, l'amministrazione pubblica e privata, le nuove tecnologie. Questo secondo noi è il fatto più importante. Poi ci sono le potenzialità del Sud e infine i supporti che potremo dare in termini di sgravi fiscali. La bozza Marzano - ha aggiunto Berlusconi - è una parte del cammino che il governo ha fatto per individuare le strategie di politica economica che invece verranno rappresentate dopo aver ascoltato dalle parti sociali quelle che secondo loro sono le esigenze». «Domani (oggi ndr) - ha riferito il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno - si parla della strategia, poi si farà il provvedimento». Sui tempi dell'intervento del governo in materia di competitività, il ministro di An ha detto che bisognerà attendere «il confronto con le parti sociali», ma comunque «entro il mese di gennaio. Domani - ha concluso Alemanno - Siniscalco, presenterà la strategia. Poi se ne discuterà con le parti sociali». Sulla competitività intanto continua il pressing degli industriali che hanno individuato cinque-sei priorità che stanno a cuore al mondo industriale. Il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo ha detto nel corso del direttivo dell'organizzazione che le misure finora ventilate sulla competitività «appaiono insufficienti non solo per la limitatezza delle risorse disponibili, ma anche per le divisioni che stanno emergendo all'interno del governo sul loro utilizzo». Anche il direttore generale degli industriali Maurizio Beretta ha chiesto che il Governo non perda questa occasione. «Bisogna dare un segnale forte di attenzione per le imprese - ha avvertito - mettendole al centro della politica di sviluppo». Sarà questa la richiesta che oggi gli industriali avanzeranno al Governo nel corso dell' incontro con le parti sociali a Palazzo Chigi: «è un'occasione - ha concluso - da non perdere».

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