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di LANFRANCO PALAZZOLO L'UDEUR si interroga tra lapsus ed incertezze ...

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Il responsabile della segreteria politica dei Popolari Udeur Alessandro De Franciscis non accetta il quesito: «Mi pare più un quiz che una domanda politica. La situazione è sotto gli occhi di tutti». Il parlamentare precisa: «Noi abbiamo riconfermato la nostra fiducia a Romano Prodi, però attendiamo che sia lui a sciogliere i nodi politici. Come Popolari-Udeur abbiamo convocato il consiglio nazionale per il 27 dicembre dopo la pausa di Natale. Aspetteremo le risposte che Romano Prodi ci farà pervenire». Sulle responsabilità della crisi del centrosinistra De Franciscis spiega: «Credo che la situazione di questa fase sia legata ad una serie di equivoci emersi dal dibattito di questi ultimi mesi. Non ho molto da aggiungere». E allora gli riproponiamo la domanda: Prodi o Berlusconi? E il parlamentare replica stizzito: «È una domanda così complessa che non possiamo risolverla con una battuta veloce. La situazione è quella che vede. Stamattina abbiamo letto le notizie di fonte prodiana. Quindi è chiaro che c'è una "sofferenza" in atto. Aspettiamo...». Ma le incertezze del capo della segreteria spariscono quando interpelliamo i singoli parlamentari. L'onorevole Luigi Pepe risponde sicuro alla questione posta: «Il nostro candidato è Romano Prodi, ma deve saper fare il leader, deve guidare la coalizione e controllare i "tumulti" interni. Ci auguriamo che possa superarle al più presto». Sulle ragioni delle difficoltà di Prodi, Pepe sottolinea che «qualcuno nella coalizione non lo aiuta. Preferirei non fare polemiche, però è chiaro che c'è qualcuno che non lo sostiene come dovrebbe». Il deputato si lascia scappare un lapsus quando gli chiediamo se sia possibile aprire il dialogo con Berlusconi: «Noi - dice Pepe - siamo leali al centrodestra. Certamente non rompiamo con il centrosinistra. Non vogliamo uscire per nostra volontà. Nel corso degli anni abbiamo testimoniato la nostra lealtà, ma dobbiamo sapere se in questa coalizione possiamo rappresentare una risorsa o se siamo un peso». Alla domanda se il centrosinistra abbia apprezzato gli sforzi di Mastella, Pepe ricorda: «Diciamo che fino ad oggi non ha dato prova di apprezzare il nostro sforzo di convogliare risorse nel centro moderato che mai andrebbe con la sinistra. Nell'Ulivo dovrebbero capire che il centrodestra contro la sinistra vince». La senatrice Ida Dentamaro non ha dubbi: «Io non devo decidere nulla. Scelgo Prodi. Per me il problema non si pone affatto». L'esponente dell'Udeur spiega chiaramente che «il centrosinistra ha una vocazione strutturale a farsi del male. Questo è il suo problema principale. Ha una vocazione a mangiare i propri leader come faceva Saturno con i propri figli». La parlamentare pugliese sostiene che «Prodi è un leader in controtendenza rispetto alla propensione alla frammentazione che ha caratterizzato la coalizione. La grande scommessa si gioca su di lui».

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