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I tabaccai rinviano lo sciopero al 16

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Il Governo si è impegnato ad approvare un emendamento con le loro richieste

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La categoria ha così apprezzato l'impegno di governo e maggioranza a approvare un emendamento alla Finanziaria che accoglie le richieste della categoria. «La Federazione Italiana Tabaccai — riferisce un comunicato — apprezzato l'impegno assunto e considerata l'avvenuta convocazione all'Amministrazione Autonoma del Monopoli di Stato per la soluzione di altri rilevanti problemi ha deliberato di differire a giovedì 16 dicembre la giornata di sciopero. Una delegazione della Federazione Italiana Tabaccai nelle varie sedi estrazionali manifesterà nei giorni di giovedì 9 dicembre, sabato 11 dicembre e mercoledì 15 dicembre in favore del rispetto dei diritti dei giocatori». «Esprimo soddisfazione e apprezzamento per la sensibilità manifestata dalla Fit». Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, ha commentato la decisione di rinviare lo sciopero presa dalla Federazione italiana Tabaccai. Lo sciopero era stato proclamato contro le «inique misure che il governo intende inserire nella legge finanziaria», avava spiegato la Fit. E riguardavano anche i «clienti» dei tabaccai. Nel mirino c'era l'aumento delle tasse sui tabacchi che «si troverebbero a pagare prezzi ingiustificatamente elevati per le sigarette» ma anche del prelievo sulle vincite di Lotto e lotterie «con i giocatori che vedrebbero fortemente decurtate le loro vincite». E proprio le giocate del Lotto, se lo sciopero non fosse stato rinviato sarebbero state a rischio. L'ultima giornata utile sarebbe stata ieri, perché oggi è festivo e domani le ricevitorie avrebbero abbassato le serrande per protesta. E tutto questo in un momento in cui è fortissima la febbre per il Lotto, visto che c'è un numero, il 53, che è ritardatario sulla ruota di Genova da 164 estrazioni. La posta in gioco è quella che oramai da qualche mese porta gli italiani a puntare mediamente, per ogni estrazione, 70 milioni di euro sul super-ritadatario che — secondo alcuni calcoli — se uscirà potrebbe costare all'erario circa 1,0-1,1 miliardi per pagare le vincite.

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