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Alitalia crolla, Air One finanzia i politici

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Giancarlo Elia Valori scommette sulla Colli, Staderini versa al suo partito di provenienza 30mila euro

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Di tutti i colori. Un assegno da 25 mila euro a Forza Italia (e altri 25mila a forza Italia Imperia, terra di Claudio Scajola) e uno della stessa cifra a Massimo D'Alema, presidente dei Ds. Altri due assegni da 20mila euro ad Alleanza Nazionale e a Pierluigi Bersani (sempre della Quercia). Anche Merloni distribuisce soldi in maniera bipartisan: diecimila euro all'Udeur, altrettanti al Patto Segni e altri quindicimila al viceministro al Commercio estero Adolfo Urso (An). Il presidente di Confindustria Lazio, Giancarlo Elia Valori, che sostiene la candidata - poi sconfitta - alla Provincia di Milano della Cdl, Ombretta Colli. Marco Staderini, il candidato a tutto dell'Udc (dalla Rai all'Inpdap passando per Lottomatica), che versa al suo partito 30mila euro. Marco Pannella, come al solito, vola alto: per lui si è scomodato anche lo speculatore finanziario George Soros con un assegnuccio di due milioni di euro. C'è un po' di tutto nel finanziamento ai partiti per la campagna elettorale denunciato alla Tesoreria della Camera dei Deputati. Un finanziamento che negli ultimi tempi è stato piuttosto cospicuo, viste le immense risorse spese per le scorse elezioni europee. Alleanza nazionale. L'assegno più pesante (110.700 euro) arriva da Videopuglia, proprietaria della tv locale Telepuglia. Ci sono poi quattro assegni poco più bassi, da centomila euro, di Emas Ambiente, Spem Roma, Sari Group di Milano e Aspica Srl. Ci sono due finanziamenti (60mila euro in totale) che provengono poi dal mondo cinematografico, dallo stesso gruppo, la Rizzoli audiovisivi (Tevere Film e Jules Verne), che ha prodotto una serie di fiction, da «Le stagioni del cuore» a «La guerra è finita», da «Padre Pio» a «Ferrari». Aveva già finanziato An a gennaio con 100mila euro. Da segnalare inoltre 25mila euro da Fineuropa Spa (gruppo Impreme, Mezzaroma), stessa cifra da Siemens, 20mila da Air One, e altri 10mila da Luisa Spagnoli Spa. Diecimila euro arrivano dalla finanziaria lussemburghese Gazzoni Frascara. Forza Italia. Il finanziamento maggiore è di una società, Tessitura Mauri, una delle aziende più note del settore nella zona del comasco. A Berlusconi hanno dato 50mila euro. Segue in classifica la Edilvie di Serravalle (30mila) e Air One (25mila). Udeur. Può vantare due grandi aziende tra i finanziatori, Merloni elettrodomestici (10mila euro) e Dompè Farmaceutici (7.500). Ma l'assegno maggiore arriva dalla Mec di Torino (che ha dato a Bonsignore, Udc, un milione di euro). Ds. Tornano alla grande le cooperative, che scommettono di nuovo sulla casa madre. Un fenomeno questo che si era già intravisto nei mesi scorsi, ma in coincidenza con la campagna elettorale è tornato ancora più forte. Segno, insomma, che il cordone ombelicale non è svanito. Anche se la società più munifica è una semplice Srl, la Capuana, specializzata nel settore edilizio che ha sganciato ben 100mila euro. Stessa cifra anche dalla Cooperativa edile Bastia, dall'immobiliare Porta Castello e dalla Ispeg. A quota 90mila segue appunto la Manutencoop, una delle coperative rosse più note. Poco più sotto c'è un assegno di 70mila euro della Sangiorgio Spa. Risulta anche un gruppo edilizio molto noto, Salini costruzioni (15mila). Lega Nord. La raccolta dei fondi è come al solito, per il partito di Umberto Bossi, una sorta di questua. L'elenco è lunghissimo e comprende bar, ristoranti, autorimesse, singole persone. C'è di tutto, in fin dei conti anche questo è uno spaccato d'Italia. Il maggiore finanziatore è la editrice Esedra di Padova che ha versato quasi duecentomila euro. Tra gli altri finanziatori anche la Ocm di Bergamo e la Progetto '90. Udc. Marco Follini deve ringraziare il neo eurodeputato Vito Bonsignore che con i suoi 250mila euro gli ha raddrizzato le sorti dei suoi bilanci. Oltre a Staderini, altri fondi all'Udc arrivano da aziende private come la Siram Spa. La strana coppia. Lo speculatore Soros, che aveva impegnato parte del suo patrimonio per far perdere George

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