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E aggiunge: «Con L'Isola dei famosi siamo arrivati al limite...Oltre il quale non c'è servizio pubblico»

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Il direttore generale della Rai sale in cattedra alla Link University per fare il primo bilancio critico della sua gestione Cattaneo, con La Talpa toccato il fondo

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La sua relazione parte, davanti a un centinaio di studenti, con la descrizione di un panorama televisivo in evoluzione, con «Rai e Mediaset a fare i conti con la grande rivoluzione digitale e la conseguente nascita di nuovi soggetti» e con «una tv generalista che dovrà necessariamente cambiare registro, anche se la nostra, paragonata a quella degli altri paesi, ha uno standard decisamente superiore...». Ma poi, il professor Cattaneo, dal generale passa al particolare, dalla teoria al bilancio personale e ai giudizi su RaiUno e RaiDue. «RaiDue era una rete senza identità, con ascolti bassissimi. Quindi all'inizio ho pensato che dovevo darci dentro a tutti costi...- confessa Cattaneo alla platea - Così siamo arrivati a "La Talpa" una vera degenerazione. Ma come, mi son detto a un certo punto, se "La Talpa" la facciamo noi che siamo servizio pubblico, che cosa potranno fare le private? E anche "L'Isola dei famosi" è al limite, veramente. É già il massimo del commerciale che possiamo trasmettere... Ora però a RaiDue cambierà tutto. Peccato, perché abbiamo alcuni prodotti fortissimi, ma che non possiamo trasmettere. Sono da Tv commerciale. Volteremo pagina: tanti Tv movie, Friends e qualche reality... No, "La Talpa" no, è stato un punto di non ritorno, abbiamo toccato il fondo». Dopo aver fornito così la spiegazione del perché ha sostituito il direttore di RaiDue, il Dg-professore passa a RaiUno: «Quelli delle Jene recentemente mi hanno chiesto: ma "Affari tuoi" lo avete studiato bene prima di acquistarlo o è stata solo una botta di cu...? La seconda che hai detto. É stata la mia risposta. Infatti, con Bonolis e "Affari tuoi" abbiamo risparmiato il 20% e sbaragliato tutti. Ho deciso io di prenderlo quando tutte le altre Tv (Mediaset e La7) l'avevano rifiutato. Nessun suggerimento dal marketing: mica sono dei maghi quelli... É stata una scelta d'intuito, di pancia... O meglio da telespettatore comune. Mi sono detto: se lo guarderebbe uno che la sera arriva stanco e si butta sul divano con il telecomando in mano? Sì. E l'ho preso. Bonolis lo abbiamo pure costretto. Dicono che "Affari tuoi" non è da servizio pubblico? Perché invece "Il Castello" e la "Zingara" lo erano? Abbiamo tolto due programmi inguardabili, mica il telegiornale...E abbiamo rafforzato il bilancio e la programmazione, portando RaiUno al 28%». L'obiettivo di Cattaneo resta quindi quello dell'innovazione del prodotto. Perché dopo la riorganizzazione e i prossimi investimenti immobiliari («finalizzati sempre al prodotto, perché ci servono studi nuovi e tecnologie avanzate»), l'urgenza è «creativa». E sottolinea: «In Rai ci sono grandi professionalità tecniche, ma mancano del tutto quelle ideative. Ci sono autori in Rai che per dieci anni hanno fatto sempre lo stesso programma, cambiando solo il titolo ogni anno. E a volte, l'unico vero cambiamento era che ne diventavano anche conduttori o registi...».

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