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Tasse più leggere, due strade L'Ugl: bisogna rivedere il prelievo fiscale sui guadagni di Borsa

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«La diminuzione della pressione fiscale - ha detto il ministro - non solo è possibile, ma giusta e noi abbiamo fatto queste due proposte. Mi sembra però che non ci sia molta chiarezza su dove fare i tagli e dove fare gli investimenti per cui fino a quando non saranno avanzate tutte le proposte mi sembra non vi siano le condizioni». Lo stesso tema è stato affrontato dal ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. «Alleanza nazionale è per la tutela dei redditi medio-bassi attraverso tagli al prelievo fiscale, soprattutto per quelle fasce di reddito più basse» ha dichiarato. A suo avviso «una famiglia monoreddito con tre persone a carico non è nella stessa condizione di chi porta a casa due o tre stipendi». Immediate le reazioni. Stefano Cetica, segretario generale dell'Ugl, suggerisce all'esecutivo la strada da percorrere per reperire risorse con cui finanziare la riforma fiscale: piuttosto che pensare a forme punitive del risparmio, come sarebbe una nuova tassazione sulla casa, il governo rimetta in discussione il prelievo fiscale sui guadagni di borsa. «Il governo - ha affermato - deve avere il coraggio di rimettere in discussione l'aliquota sulla rendita finanziaria se vuole davvero trovare le risorse necessarie per abbassare le tasse». Nel commentare la proposta del «quoziente familiare», fatta domenica dal ministro Maroni, la Cgia-Confartigianato di Mestre si chiede: «Che sia un provvedimento pensato per raccogliere consensi nel Mezzogiorno?». Secondo i calcoli dell'associazione artigiana, una riforma in questo senso andrebbe a vantaggio in particolar modo delle realtà territoriali del Sud. «Se l'obiettivo della misura fiscale voluta dalla Lega - è detto nel testo - è quello di alleviare il carico fiscale per le famiglie con redditi medio bassi e con più di due figli a carico, ebbene, questo è l'identikit della famiglia-tipo meridionale: molto numerosa e con possibilità economiche molto ridotte». La vicepresidente designata di Confindustria, Emma Marcegaglia, giudica inopportuno un taglio agli aiuti alle imprese da parte dello Stato in un momento difficile per l'economia nazionale anche se si dice pronta a ridiscuterne alcune modalità. Parlando all'Assemblea annuale degli imprenditori di Bergamo, Emma Marcegaglia, ha detto come «in un momento difficile come questo togliere gli incentivi alle imprese per finanziare una riduzione dell'Irpef è sbagliatissimo». Criticando chi «in campagna elettorale sta facendo di tutto per cercare di portare a casa il merito», il sottosegretario all'Economia, Gianluigi Magri (Udc), afferma che l'obiettivo di costruire una riforma fiscale che alleggerisca il carico sulle famiglie «è di tutta la Casa delle Libertà».

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