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Emergenze sanitarie Il governo blinda il decreto

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Il provvedimento è già stato approvato dal Senato. La fiducia dovrebbe essere votata oggi pomeriggio. Mazzella aveva irritualmente chiesto la fiducia già prima che fosse terminata la discussione generale del provvedimento, ma non era riuscito a finire la frase per l'immediato intervento del vicepresidente Alfredo Biondi. Dopo le repliche del relatore e del sottosegretario alla Sanità, Cesare Cursi, il ministro ha ripetuto la richiesta. La norma più importante contenuta nel decreto sulle emergenze sanitarie prevede che i medici del Servizio sanitario nazionale avranno tempo fino al prossimo 30 novembre per decidere se nel 2005 lavoreranno esclusivamente per il Ssn oppure no. Ecco, in sintesi, le misure contenute nel provvedimento. EMERGENZE SANITARIE E BIOTERRORISMO — Presso il ministero della Salute sarà istituito un Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie con l'obiettivo di rafforzare il coordinamento tra le diverse strutture interessate da eventuali emergenze, anche causate da azioni di terrorismo. Per il suo funzionamento è previsto uno stanziamento complessivo di 32,65 milioni di euro per il 2004. RICERCA — Alla realizzazione di progetti di ricerca in collaborazione con gli Usa nei campi dell'oncologia, delle malattie rare e del bioterrorismo sono destinati circa 13 milioni di euro per il 2004, 12,6 milioni per il 2005 e 12,7 milioni per il 2006. Il decreto finanzia inoltre la Fondazione istituto nazionale di genetica molecolare di Milano con circa 7 milioni di euro per quest'anno, 6,5 milioni per il 2005 e 6,7 milioni a decorrere dal 2006. TUMORI — Alla prevenzione secondaria dei tumori (screening del cancro del colon retto, del seno e del collo dell'utero) vengono indirizzati 10 milioni di euro per il 2004, 30 milioni circa per il 2005 e 21 milioni per il 2006. TRAPIANTI — Al Centro nazionale trapianti viene autorizzata un'ulteriore spesa di 6.217.000 euro per il triennio 2004-2006.

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