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IL TITOLO è «INCHIESTA EX ARTICOLO 15-6 sulla 800° Brigata di Polizia Militare- Rapporto dell'esercito ...

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È il documento, ora inviato al Congresso americano, che documenta i principali casi di tortura e di abusi compiuti dalla 800° Brigata di Polizia Militare, nella prigione di Abu Ghraib a Baghdad. L'ha redatto il generale Antonio M. Taguba, su commissione del generale Ricardo Sanchez, comandante della Joint Task Force -7 (CJTF-7), il più alto ufficiale americano in Iraq, in seguito alle reiterate accuse di violazioni dei diritti umani commesse nella prigione.Il Tempo offre ai suoi lettori oggi i passi salienti e agghiaccianti di quel rapporto. di ANTONIO M. TAGUBA Ho iniziato a comporre la mia squadra investigativa prima di ricevere formlamente l'incarico da parte del Comando (...) La Squadra Investigativa ha iniziato la sua inchiesta con un'analisi approfondita del "Report on Detention and Corrections in Iraq" del 5 novembre 2003, realizzato dal generale Ryder con la collaborazione di una squadra composta da esperti in polizia militare, aspetti legali, medicina e automazione. Il Comandante del CJTF-7, Generale Sanchez, aveva rihiesto l'invio di un tale team di esperti affinchè formulasse precise raccomandazioni sulla detenzione e sulle attività correzionali. Dopo aver preso visione dei rapporti dei Generali Ryder e Miller, il mio team d'indagine ha immediatamente intrapreso uno studio approfondito di tutti i documenti a disposizione riguardanti la 800a Brigata MP. Abbiamo visionato con grande attenzione l'imponente indagine CID (Criminal Investigation Command ) sui presunti abusi commessi nelle strutture carcerarie dell'Iraq, in particolare quella di Abu Ghraib. Abbiamo analizzato le testimonianze di circa 50 testimoni tra appartenenti alla polizia militare e al personale dell'intelligence militare, potenziali sospetti e detenuti. Abbiamo preso visione di numerose fotografie e filmati, raffiguranti abusi su detenuti, realizzati dal personale del carcere; questo materiale è attualmente custodito dal Comando Investigazioni Criminali dell'esercito e dal team d'accusa della CJYF-7. Fotografie e filmati non sono inclusi in questo rapporto (...) L'indagine ha il dovere di investigare su tutti i fatti e le circostanze riguardanti le accuse di abusi ai danni di detenuti, con particolare riferimento ai maltrattamenti che sarebbero avvenuti nella prigione di Abu Ghraib (BCCF, Baghdad Central Confinement Facility) (...) Alcuni potenziali sospettati hanno apertamente confessato il proprio coinvolgimento (e quello dei loro commilitoni) negli abusi. Altri hanno invocato, in loro difesa, i diritti previsti dall'Articolo 31 del UCMJ e dal 51° emendamento della Costituzione Usa. Oltre a prendere visione in modo completo ed esaustivo di tutte queste deposizioni e prove documentarie, abbiamo anche interrogato molti ufficiali, NCO, e soldati della 800a Brigata MP, nonché elementi della 205a Brigata dell'Intelligence Miliare (MI), in servizio alla prigione (...) ho appurato i seguenti fatti: 1. Il FOB (Forward Operating Base) di Abu Ghraib ha il dovere di assicurare la sicurezza dei detenuti (sia per reati comuni che per motivi di sicurezza) reclusi nella prigione; ha inoltre il compito di semplificare gli interrogatori condotti dalla CJTF-7, di supportare le altre operazioni della CPA nella prigione, e di assicurare la protezione e il benessere dei soldati ad essa assegnati, contribuendo in questo modo al successo delle operazioni volte alla libertà e alla sicurezza dell'Iraq. 2. Il Comandante della 205a Brigata MI è stato nominato Comandante della FOB di Abu Ghraib, dalla CJTF-7, il 19 novembre 2003. Da questa dato fino al Trasferimento d'Autorità (TOA) del 6 febbraio 2004, il Colonnello Thomas M. Pappas è stato a capo sia della 205a Brigata MI che del carcere di Abu Ghraib. 3. Il 320° Battaglione MP della 800a Brigata è responsabile della vigilanza di Camp Ganci, di Camp Vigilante del gruppo di celle n.1 del FOB di Abu Ghraib. A partire dal febbraio 2003 e fino alla sospensione dell'incarico avvenuta il 17 gennaio 2004, il Tenente Colo

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